Un adesivo, un semplice adesivo. A volte le battaglie cominciano dalle cose semplici. È quello che pensano al St Pauli, club di Bundesliga famoso in tutto il mondo per il suo impegno sociale volto all’inclusione, alla tolleranza e al rispetto di ogni identità. Lo sticker in questione è giallo e reca la scritta “Björn Höcke ist 1 Nazi” (“Björn Höcke è un nazista”). Il bersaglio, è abbastanza chiaro, è Björn Höcke, esponente di AfD, Alternative for Deutschland, il partito di estrema tedesco che alle ultime elezioni di febbraio ha ottenuto il 20,8% dei voti, diventando la seconda forza nazionale.
Höcke è l’ex leader di Der Flügen, “L’Ala”, la sezione più radicale di AfD in Turingia, regione al centro della Germania. Ex insegnante di storia, 53 anni, nato a Lünen, nel Nordreno-Westfalia, è stato condannato due volte per aver usato slogan nazisti. È uno che ha definito il memoriale dell’Olocausto di Berlino un «monumento alla vergogna», inneggiato più volte alla «remigrazione» degli stranieri e parlato del Covid come di «un grande complotto» per distruggere l’etnia tedesca. Nel 2020 Der Flügen è stata dichiarata dall’’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (l’intelligence interna) «un entità estremista di destra pericoloso per il libero ordine democratico», incompatibile con la Legge fondamentale tedesca e posta sotto sorveglianza dei servizi segreti. Esattamente quello che è accaduto la scorsa settimana per l’intero AfD, dopo un’indagine durata più tre anni. Oltre al permesso di utilizzare le intercettazioni per indagare sugli affari del partito, il rapporto si spinge a ipotizzare una possibile messa al bando della formazione politica.
„Björn Höcke ist 1 Nazi“ – St. Paulis Anti-AFD-Protest im TV https://t.co/kyhlJQeLFb pic.twitter.com/MZDXcznjPr
— WELT (@welt) May 3, 2025
Il St. Pauli, insomma, ha voluto mandare un segnale forte. Nel prepartita della sfida contro lo Stoccarda, il presidente Göttlich si è presentato ai microfoni di Sky Deutschland con l’adesivo “dedicato” a Höcke, dichiarando: «Vogliamo costruire le basi sportive per poterci opporre a un partito di estrema destra presente nel Bundestag. Questo è il senso del nostro club, della nostra comunità. Per questo lottiamo, in campo e fuori». Accanto a lui, l’ex giocatore Michel Dinzey, doppio ex (ha giocato sia nel St. Pauli che nello Stoccarda) e talent in studio, ha tenuto l’adesivo ben visibile per tutta la durata dei suoi interventi. Da anni, il St. Pauli è noto per il suo impegno sociale contro il razzismo e a favore dell’inclusione e della diversità. La presa di posizione contro l’AfD è solo l’ultima manifestazione concreta del club amburghese contro l’estrema destra: da diversi anni, infatti, i gruppi espongono striscioni e bandiere contro AfD. Ora anche la società si è accodata al sentiment dei tifosi.