Il più grande investimento per il calcio femminile in Inghilterra potrebbe essere uno stadio da 133 anni di storia. Stiamo parlando di un’icona del football britannico come Goodison Park, che doveva essere demolito dopo la costruzione del nuovo impianto dei Toffees, e invece sarà utilizzato all’Everton Women. Ma andiamo con ordine: per l’Everton maschile, come detto, è ormai pronto il nuovo stadio da quasi 53mila posti a Bramley-Moore Dock, nella zona portuale di Liverpool. E l’idea era quella di demolire Goodison Park, storico impianto della squadra blu di Liverpool. La decisione di non cancellare un simbolo della città, ma di destinarlo all’Everton Women, è stata presa dai nuovi proprietari americani del club: il gruppo Friedkin, lo stesso che detiene la maggioranza delle quote della Roma.
Come riporta il Guardian, l’obiettivo è fare di Goodison Park «una delle sedi più iconiche del calcio femminile europeo» e offrire un esempio concreto di sviluppo del movimento. Fino a poco tempo fa, la demolizione sembrava scontata, per far posto a un processo di riqualificazione urbana, come già successo a stadi storici come Upton Park del West Ham e Highbury dell’Arsenal. Ora, invece, Goodison avrà una seconda vita. E sarà il primo grande stadio del calcio inglese a essere “convertito” a impianto dedicato espressamente al calcio femminile. «È un segnale di grande fiducia: nelle giocatrici, nei tifosi e nel futuro del calcio femminile» ha dichiarato Nikki Doucet, CEO della Women’s Super League.
In realtà il legame tra Goodison Park e il calcio femminile ha radici lontane. Nel 1919 lo stadio ha ospitato una partita tra Dick, Kerr Ladies e St Helens Ladies, gara che per oltre un secolo ha detenuto il record di pubblico per una match femminile. Richie Gillham della Everton FC Heritage Society, ha sottolineato come questa scelta sia «profondamente significativa» per la tradizione del club. Ma è anche – se non soprattutto – un’enorme chance di crescita per le casse della società. Oggi infatti l’Everton Women gioca al Walton Hall Park, una struttura da 2.220 posti. Naturale, quindi, che con uno stadio venti volte più grande ci sia l’opportunità di guadagnare sul numero di biglietti, considerando anche il crescente interesse degli appassionati della Women’s Super League. Che si avvicina al milione di spettatori stagionali e ha un pubblico sempre più giovane. Il trasferimento, quindi, rappresenta anche un’occasione ulteriore per fidelizzare i nuovi appassionati.
«Dimostra la serietà dei nuovi proprietari nel voler portare l’Everton femminile ai vertici», ha ricordato Julie Makin, dell’Everton Women Supporters’ Club. È pur vero che la capienza di Goodison Park verrà ridotta rispetto agli attuali 39mila posti e che alcune sezioni verranno chiuse. Ma si tratta di un grande passo, anche perché non sono previsti stravolgimenti strutturali, ma solo interventi mirati per adattare lo stadio alle esigenze del calcio femminile. «Sarà emozionante vedere le ragazze e le giovani calciatrici crescere a Goodison Park» ha dichiarato Sue Gregory, CEO della fondazione Everton in the Community che si occupa di sviluppare progetti legati al calcio femminile. «Per la comunità è importante continuare a vedere lo stadio dominare la scena di County Road». Insomma, sembra che nella parte blu di Liverpool siano tutti contenti. Non resta che vedere la risposta dei tifosi, il vero punto di riferimento di tutta l’operazione.
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