C’è una connessione speciale tra Zico e gli appassionati di calcio del suo Paese. Per la maggior parte dei tifosi brasiliani, infatti, la leggenda di Flamengo, Udinese e della nazionale è considerato il secondo giocatore migliore di tutti i tempi, prima anche di Maradona o Messi, secondo – ovviamente – al sollo Pelé. Al di là dei quasi 500 gol segnati in carriera, spalmati tra Brasile, Italia e Giappone Arthur Antunes Coimbra ha sempre avuto una caratteristica particolare: ha lasciato un segno nel cuore delle persone. Anche adesso che ha 72 anni e si è ritirato da più di trenta. Ogni volta che viene a Udine, per esempio, è inondato dall’affetto e dalla riconoscenza della gente che lo ferma, lo applaude, gli chiede foto e autografi.
Un altro indice della popolarità di Zico è il numero dei suoi follower sui social. Nonostante non sia un esponente della Gen Z, Zico è di fatto uno degli influencer sportivi più seguiti al mondo. Il suo Canal Zico 10, che offre video e interviste, ha oltre 1,5 milioni di iscritti. Su Instagram conta 4 milioni di follower e altri 443 mila lo seguono su TikTok. Nulla di nuovo, visto che O Galinho – storico soprannome di Zico in patria – ha sempre avuto un talento naturale per il marketing: negli anni Ottanta è stato il volto di Le Coq Sportif, mentre alla vigilia del Mondiale spagnolo del 1982 si è reso protagonista di una campagna pubblicitaria con l’azienda di giocattoli Estrela. Il primo grande progetto imprenditoriale di Zico è stato la fondazione del Centro de Futebol Zico (CFZ), nato nel 1996 con il nome di Rio de Janeiro Futebol Clube, la prima realtà di “club-impresa” creata in Brasile.
Come sottolineato da Marca, poi, dopo la pandemia Zico è diventato uno degli “ambasciatori” più utilizzati dalle istituzioni brasiliane. L’ultimo annuncio in questo senso è arrivato dal Flamengo, che ha comunicato che Zico il club come capo delegazione durante il Mondiale per Club, in programma da metà giugno negli Stati Uniti. Non è la sua prima volta: già nel 2015 Zico era stato scelto come ambasciatore principale del club per promuovere la campagna abbonamenti dei tifosi. In quell’occasione, ricevette cinque real (quasi un euro) dalla prima quota mensile di ogni socio in cambio dell’uso della sua immagine.
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Negli ultimi anni, la presenza di Zico è diventata una costante. Prima di tornare al Flamengo, Zico aveva collaborato con delle agenzie di scommesse come Pixbet e Betsat, e all’inizio di quest’anno ha firmato un contratto milionario con BETesporte, una delle principali aziende brasiliane in questo settore. «Zico ha un marchio molto solido, anche a più di tre decenni dal ritiro. Ancora oggi il nome dell’idolo del Flamengo e della Nazionale brasiliana può essere valorizzato in molti modi, grazie al suo enorme seguito tra i tifosi» ha rivelato al giornale spagnolo Vinicius Nogueira, direttore esecutivo di BETesporte. Non si è trattato solo di un contratto di sponsorizzazione, ma di un vero e proprio colpo di marketing: l’ex numero 10 è diventato il volto di cartelloni pubblicitari esposti nell’ambito di otto campionati statali in tutto il Brasile, e ora anche nel campionato nazionale, il Brasileirão, nella Coppa del Brasile e nelle gare di qualificazione ai Mondiali della Seleção. Ad accompagnare la sua foto c’è il claim “La scommessa di Zico”. «Abbiamo registrato un aumento significativo delle visite alla piattaforma», ha sottolineato Nogueira, «e un miglioramento della percezione del pubblico nei confronti della campagna fin dal lancio. In termini di copertura del marchio, abbiamo assistito a una crescita non solo in Brasile, ma in tutto il Sud America. E la cosa più bella è che siamo riusciti a costruire un rapporto incentrato sul messaggio del gioco responsabile».
A confermare l’importanza del suo nome, nel 2019 uno studio realizzato dal progetto Pantheon del MIT ha collocato Zico al decimo posto tra i brasiliani più famosi al mondo, davanti a leggende come Ayrton Senna (11°), il musicista Caetano Veloso (16°) e l’aviatore Santos Dumont (23°). Proprio in quell’anno, Zico è diventato ambasciatore del marchio AAAPV (organismo di autoregolamentazione delle entità di gestione dei piani di protezione patrimoniale). Nel 2024, poi, Zico ha ricoperto il ruolo di ambasciatore del Brasile alle Olimpiadi di Parigi, mentre dieci anni prima era stato ambasciatore ufficiale dei Mondiali in Brasile insieme a Ronaldo il fenomeno e a Bebeto. Nello stesso anno ha assunto il ruolo di testimonial per vari marchi: Blockchain Sports, azienda internazionale che integra la tecnologia di database decentralizzati nello sport; Sicoob, sistema di cooperative finanziarie; Megatron, brand di cavi elettrici; Klini Saúde, compagnia di assicurazioni sanitarie.
Il marchio Zico è ormai consolidato, grazie a tutti questi incarichi ambasciatore e alle collaborazioni in altri settori dell’economia. Dalle partecipazioni a eventi come conferenziere o consulente, in Brasile e all’estero a progetti di licensing e pubblicità. Il più noto è probabilmente l’All-Star Game di fine anno, che riunisce celebrità del mondo dello sport, della musica e dello spettacolo, nello storico stadio Maracanã, sponsorizzato dalla banca Bradesco, con cui Zico ha legami commerciali. Insomma, lo vogliono davvero tutti. Per la faccia pulita, l’estrema educazione e la gentilezza, quello che fa breccia nell’animo della gente.