Sven Kums, ex centrocampista dell’Udinese, ha creato una piattaforma con cui spera di rendere più trasparente il calciomercato

Oggi che si ritira, il belga rimpiange «una grande occasione di carriera» sfumata perché il suo club non gli fece sapere nulla. Da qui l'idea di un portale per la condivisione di informazioni tra giocatori, società e agenti.
di Redazione Undici
20 Giugno 2025

Qualcuno si ricorda di Sven Kums? Nel 2016/17 aveva disputato una discreta stagione all’Udinese. Si è appena ritirato a 37 anni, dopo aver speso gran parte della carriera con la maglia del Gent – impreziosita da tre trofei nazionali e dal premio di calciatore dell’anno (2015) per il campionato belga. Insomma, è stato un buon centrocampista. Ma avrebbe potuto essere di più, ed è lui stesso a dirlo: «All’inizio del mio percorso ho giocato per un club», Kums non specifica quale, «che non voleva cedermi. Soltanto tempo dopo ho saputo che una società molto più importante aveva mostrato un concreto interesse nei miei confronti: ma all’epoca questa notizia non mi era mai arrivata. Un peccato. Perché così ho perso l’occasione di un trasferimento importante». Dunque oggi Kums sente di avere una missione: fare in modo che una cosa del genere non accada più a nessuno.

Ci ha pensato a lungo, il belga. E così ha creato la piattaforma Honection,  una crasi fra le parole onestà e connessione. Per chi volesse darci un’occhiata, il sito è già online. Obiettivo: mettere in contatto calciatori, club, allenatori, agenti e avvocati per rafforzare la condivisione di informazioni rilevanti nel mondo del calciomercato. «La mia carriera avrebbe potuto essere diversa», spiega Kums alla testata locale belga. «Questione di dettagli. Penso che il sistema possa essere migliore di così. Tutto potrebbe essere un po’ più trasparente».

Come funziona Honection? Basta registrarsi gratuitamente – specificando la propria qualifica nel settore, ovviamente previa verifica del profilo – e si farà subito parte della community dedicata. A quel punto, con un semplice clic una squadra o un giocatore potranno segnalarsi a vicenda il loro interesse. Con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di efficienza, immediatezza e sburocratizzazione – sgravando così di oneri e onori, almeno parzialmente, anche l’ingombrante ruolo dei procuratori. Lo slogan del portale è «Mettere al centro ciò che conta davvero: il gioco, il talento e il futuro», minimizzando malintesi e costi amministrativi. L’ambizione è quella di affermarsi come un vero e proprio social network professionale del pallone. Un po’ sulla falsariga di LinkedIn. In Spagna era stato fatto anche un altro esperimento del genere, chiamato FutbolJobs, ma aveva un’anima diversa. «Naturalmente», spiega Kums, «resta sempre possibile che un club non voglia portare avanti una determinata trattativa. Ma almeno così il giocatore viene a conoscenza dell’interesse: a quel punto potrà provare a crearsi un’opportunità da solo».

La novità arriva in un momento particolarmente propizio, di grande fermento per quanto riguarda le dinamiche di mercato. Coi calciatori sempre più al centro delle scelte: basti pensare al dirompente affare che ha portato Mbappé al Real Madrid, capace di sdoganare la rinnovata forza contrattuale dei protagonisti. Oppure, in termini legali, alle implicazioni della sentenza Diarra, che ha portato la FIFPRO a informare i giocatori del loro diritto di recedere unilateralmente il contratto con il club di appartenenza. Un contesto che potrebbe esaltare strumenti digitali originali come quello pensato da Kums. Con il fulcro delle trattative, un giorno, spostato dai grand hotel a Honection. Calciomercato 3.0.

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