Il Birmingham City ha annunciato l’incredibile progetto del suo nuovo stadio, un impianto da 60mila posti che costerà oltre tre miliardi di euro

La proprietà americana, di cui fa parte anche Tom Brady, vuole fare le cose in grande.
di Redazione Undici
15 Luglio 2025

Uno stadio da 60mila posti per un club di seconda divisione. Sì, avete letto bene: sessantamila. Sarebbe impensabile ovunque, una totale follia. In Italia, per esempio, tante capoluoghi di regione e provincia come Cagliari, Campobasso, Padova, Cosenza e Trieste stanno ancora pagando dei maxi progetti mossi dall’entusiasmo di una promozione in Serie A. Ecco, a Birmingham non la pensano così. Sarà che l’Inghilterra è il Paese più ricco d’Europa, dal punto di vista calcistico, sarà che la passione per il City, quelli che vestono in blu, da quelle parti è quanto menouguale a quella per i rivali cittadini dell’Aston Villa. E allora, spinti dall’esaltazione di una promozione dalla League One alla Championship dopo un campionato condotto in testa dalla sesta giornata in avanti, i dirigenti hanno deciso di abbandonare lo storico St. Andrews per uno stadio nuovo. Nella speranza di tornare in Premier e perché no, rimanerci.

Come riportato dal Sun, il CEO Jeremy Dale ha annunciato e delineato un progetto a dir poco ambizioso, e per farlo ha approfittato dell’incontro per la revisione stagionale del City. Il nuovo super-stadio sarà il fulcro di un quartiere sportivo multimiliardario nell’area Est della città. Il proprietario del Birmingham, Tom Wagner, e la leggenda NFL Tom Brady (azionista di minoranza) sperano che questo piano possa aiutare il club a entrare tra i grandi della Premier League. «Il cuore di questo progetto da tre miliardi di sterline», ha detto, «sarà uno stadio polifunzionale da 60.000 posti, unico nel suo genere. I migliori architetti al mondo stanno competendo per il contratto di progettazione, che includerà un campo retrattile per ospitare eventi non sportivi, come concerti». Proprio come quello che ha innno dotazione il Tottenham Stadium e il Santiago Bernabéu, giusto per capire. «L’idea è creare un ‘Colosseo sportivo’ iconico», ha proseguito il numero uno della società, «rispettoso del patrimonio locale, che diventi un punto di riferimento annuale per sport, cultura, tempo libero, intrattenimento, retail e istruzione. Stiamo lavorando da un anno con 75 consulenti al master plan e al business plan: è incredibilmente entusiasmante».

Di questo nuovo stadio per ora non ci sono neanche i render. Il progetto per il Sports Quarter sarà infatto presentato nel 2026, e, se tutto andrà bene, i lavori inizieranno nel 2028. Il riferimento è chiaro nella mente dei dirigenti: il Tottenham Stadium. Il nuovo impianto degli Spurs, infatti, è considerato – non solo in Inghilterra – l’opera di infrastruttura sportiva più interessante degli ultimi anni. Perché può ospitare diverse discipline, alternando due superfici di gioco, oltre che concerti, eventi, fiere e incontri aziendali. Il Tottenham ospita con successo partite di NFL su un manto sintetico, che viene spostato su tre sezioni scorrevoli, mosse da 168 ruote. Il Birmingham potrebbe così competere con gli Spurs per ospitare partite della NFL in futuro. Il campo retrattile è composto da tre sezioni da 3.000 tonnellate ciascuna, con 33 vassoi di erba che si uniscono perfettamente. Il sistema è automatizzato con il terreno di gioco può essere richiamato premendo un pulsante. Come le tende di casa, in pratica.

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