Ormai lo abbiamo capito, in Arabia Saudita hanno un problema con gli stadi. Non tanto nel costruirli, visto le strutture all’avanguardia su cui ha investito tutto il movimento, utilizzate anche dalle squadre italiane nelle ultime due edizioni di Supercoppa, quanto nel riempirli. Un esempio lampante lo si era avuto in tv, in Italia, in occasione delle Final Four di due anni fa, quando per Fiorentina-Napoli – due club che non hanno tanti tifosi da quelle parti – i vari settori dello Stadio dell’Università Re Sa’ud, a Riyadh, erano quasi tutti vuoti. Ecco, la stessa cosa si verifica da anni pure nella Saudi Pro League. E la tendenza è ancora quella, nonostante i fior di campioni che giocano nel Paese. Anzi, se consideriamo tutti gli investimenti fatti si può – si deve – dire che la situazione sia addirittura peggiorata.
L’affluenza complessiva media del campionato saudita, infatti, era di 7.885 spettatori nel 2021/22 e di 9.339 nel 2022/23, le ultime due stagioni prima che il fondo sovrano PIF rilevasse le squadre più importanti del Paese – Al-Hilal, Al-Nassr, Al-Ahli e Al-Ittihad. Nella “nuova” Saudi Pro League, con Ronaldo, Benzema, Neymar, Firmino, Koulibaly e tanti altri campioni che si sono trasferiti dall’Europa, la media spettatori è salita a quota 8.159 per il 2023/24 e a 8.354 per la passata stagione.
Andando più nel dettaglio delle singole squadre, si nota come soltanto i top club, quelli conosciuti anche a livello internazionale, riescano a tenere delle medie decenti: l’Al-Ittihad campione saudita, la squadra di Benzema per intenderci, richiama allo stadio più o meno 34.169 persone ogni partita; l’Al-Ahli, il club vincitore dell’ultima Champions League asiatica, ne mette insieme 20.825, sempre guardando alla media per match; l’Al-Hilal, che ha impressionato nel Mondiale per Club sotto la guida di Simone Inzaghi, ne racccoglie 17.766. Numeri non terribili ma neanche così confortanti, considerando che per tutte le altre – l’Al Qadsiah, la nuova squadra di Retegui, l’Al-Fateh, l’Al-Ettifaq, l’Al Taawoun, il Damac e l’Al Shabab – squadre si scende sotto i 10mila. E Cristiano Ronaldo? L’Al-Nassr di Cr7 si piazza al quarto posto, totalizzando un’ onesta cifra, visto il livello: 16.292.
La situazione è davvero difficile da comprendere e quindi da risolvere, anche perché in realtà, come detto, le quattro grandi squadre del fondo PIF giocano in stadi abbastanza grandi. E quindi la verità è che non riescono a riempirli: l’impianto che ospita le gare dell’Al-Ittihad e dell’Al-Ahli, entrambe le squadre rappresentano la città di Gedda, ha una capienza superiore ai 62mila spettatori; il campo dell’Al-Hilal arriva a quota 30mila, quello dell’Al-Nassr può ospitare 25mila persone. Il fatto che i dati siano rimasti sostanzialmente inalterati negli ultimi due anni è la cosa che deve far più riflettere: certo, il progetto per cui la Saudi Pro League debba diventare uno dei campionati migliori al mondo non passa, non può passare, per l’aumento del pubblico locale, ma di certo le aspettative erano molto più alte.