Sono iniziati ufficialmente i tabelloni singolari degli US Open 2025, ovvero lo Slam – e quindi il torneo di tennis in generale – che mette in palio il montepremi più alto nella storia del tennis. È chiaro che le cifre più significative, quelle che impressionano di più, sono quelle che andranno a coloro che vinceranno i titoli, o che comunque arriveranno alle semifinali o alle finali. Ma anche prima e in mezzo, come dire, chi riesce a giocare a Flushing Meadows fa un vero e proprio affare. Anzi: un enorme affare. Perché basta giocare un solo match per guadagnare 110mila dollari, ovvero poco meno di 94mila euro al cambio attuale.
Sì, avete letto bene: un tennista che riesce ad avere accesso al tabellone principale degli US Open, e che perde al primo turno, avrà comunque diritto a incassare 94mila euro. È una quantità di denaro altissima, da qualsiasi punto di vista la si voglia guardar/confrontare: agli US Open del 2015, per dire, gli eliminati ai 64esimi di finale incassavano circa 34mila euro; se invece guardiamo ad altri tornei, per esempio il recente WTA 250 di Cleveland, scopriamo che lì la vincitrice del torneo incassa poco più di 30mila euro.
Va bene, stiamo parlando di un torneo degli Slam, quindi siamo chiaramente su un altro pianeta: anche a Wimbledon, all’Australian Open e al Roland Garros i tennisti eliminati al primo turno ricevono un assegno bello consistente, di circa 69mila euro. Però, ecco, gli US Open hanno fatto e quindi hanno un passo decisamente più lungo. Lo hanno dimostrato anche con l’ultima trovata del doppio misto, torneo che – per usare un eufemismo – non ha mai suscitato grande attesa e che invece quest’anno è riuscito ad attrarre molti tra i giocatori più forti e celebri del mondo – e parliamo ovviamente di singolaristi, non di doppisti.
Insomma: per un/una tennista che non sta al top del proprio Ranking, e che quindi ha un margine di guadagno molto risicato rispetto alle varie spese che deve sostenere anche solo per iscriversi ai vari tornei in giro per il mondo, accedere al primo turno di un torneo dello Slam può essere la svolta della stagione. Per non dire della carriera. Al punto che gli stessi tornei dello Slam hanno introdotto una regola per cui i giocatori qualificati al primo turno sono scoraggiati a prendervi parte se le loro condizioni fisiche non sono perfette: infatti non è raro che i giocatori, nonostante infortuni seri, facciano di tutto per scendere in campo e mettersi in tasca il premio di partecipazione. Difficile dargli torto, viste le cifre che ballano.