Il Cagliari di Pisacane, praticamente senza che ce ne accorgessimo, ha costruito una squadra piena di nomi interessanti

Belotti, Esposito, Folorunsho, Caprile, i giovani Palestra, Borrelli, Prati, Felici. E un allenatore esordiente che, a sua volta, ha fatto già vedere delle cose promettenti.
di Simone Mannarino 19 Settembre 2025 alle 13:45

Nessun dorma cantava il principe tartaro Calaf all’inizio del terzo ed ultimo atto della Turandot, opera lirica che Giacomo Puccini scrisse più o meno un secolo fa. Nel suo assolo, il principe invita il mondo intero a non dormire per aspettare con lui il sorgere del sole, dopo il quale, all’alba, avrebbe finalmente ottenuto il bacio della sua amata. Il nostro principe, questa volta in Sardegna, è Fabio Pisacane, che arrivato all’inizio dell’estate alla guida del Cagliari ha affrontato una notte fatta di mercato e partite complicate prima di giungere alla sua prima vittoria stagionale. Le gare d’esordio hanno messo in evidenza le potenzialità di una squadra composta da giocatori di qualità, riconoscibili, con un certo appeal. Giocatori che in Sardegna ci sono arrivati o per ricostruire la propria carriera, vedi Belotti o Folorunsho, o per lanciarla definitivamente – come Sebastiano Esposito, Marco Palestra ed Elia Caprile. A metà strada fra questi estremi c’è Gianluca Gaetano, riscattato a titolo definitivo dopo un’annata e mezza di apprendistato.

Insomma, Pisacane ha una buona massa qualitativa da sgrezzare e plasmare a piacimento, in modo di rilanciare delle ambizioni che, per la prima volta dopo diversi anni, potrebbero andare oltre una semplice salvezza.  La classifica oggi dice che la squadra rossoblù ha messo insieme quattro punti in tre partite, con tre reti segnate e due subite. Un computo accettabile, per il Cagliari, se non fosse che le avversari affrontate fino a questo momento sono state con Fiorentina, Napoli e Parma. E allora, si può dire, Pisacane e i suoi uomini hanno retto l’urto di due squadre costruite per stare in alta classifica. Un pareggio per 1-1 con i viola e una sconfitta esterna per 1-0 contro il Napoli, maturata tra l’altro nei minuti finali, testimoniano una solidità difensiva che potrebbe essere un punto di forza nel corso della stagione. E che si è rivelata essenziale anche nello scontro diretto con il Parma.

Queste tre prime giornate hanno dato indicazioni positive su diversi elementi della rosa. Sebastiano Esposito, il centravanti arrivato per sostituire Roberto Piccoli, porta in dote i dieci gol dell’anno passato e lo status di giocatore già abituato al nostro campionato. Nelle prime tre partite non ha trovato la via del gol, ma va detto che è stato schierato ogni volta con un compagno diverso (nell’ordine Borrelli, Folorunsho e Belotti), e per due volte da seconda punta. Sempre guardando all’attacco, la coppia Belotti-Folorunsho è composta da giocatori in cerca di riscatto dopo una stagione complicata per motivi diversi: il Gallo arriva dalle difficoltà riscontrate a Como, dove Fàbregas lo ha utilizzato poco, e dalla dimenticabile esperienza al Benfica; Folorunsho invece si è trasferito a Cagliari dopo una stagione in cui non è riuscito a imporsi nel Napoli di Conte, e che ha terminato in prestito alla Fiorentina; anche in Toscana ha faticato, e così il Cagliari è diventato un’opzione più che percorribile per tornare a splendere. Con il Verona, due stagioni fa, Folorunsho aveva fatto vedere di essere un giocatore di grande impatto per il nostro campionato, ed è quello il livello a cui Pisacane intende riportarlo, dandogli continuità e centralità nel progetto.

Due passi indietro e troviamo Marco Palestra da Buccinasco, classe 2005 ex primavera Atalanta che il Cagliari ha preso per sostituire Nadir Zortea. Il compito non è di quelli più facili, l’esterno passato al Bologna ha chiuso la stagione con sei gol e fornito due assist, ma la qualità mostrata nelle prime uscite ha già fatto capire che il ragazzo potrà essere un fattore per la stagione rossoblù. In porta, infine, c’è Elia Caprile. Che forse è il talento più luminescente nella rosa di Pisacane. In estate il Cagliari lo ha acquistato dal Napoli per sei milioni di euro, cifra dimezzata rispetto alle prime richieste di De Laurentiis, che a Gennaio ha prestato il portiere in Sardegna con diritto di riscatto. In inverno il portiere cercava un nuovo inizio, un punto di partenza che gli permettesse di giocare da titolare. E allora quale destinazione migliore di un Cagliari che con Pisacane punta a reinventarsi come una delle possibili sorprese di questo campionato?

Intorno a questo nucleo di possibili sorprese, ci sono i protagonisti delle due ultime salvezze: Zappa, Mina, Luperto, il già citato Gaetano, Adopo, Luvumbo. E alcuni ragazzi giovani dal potenziale importante: Borrelli, Prati, Felici, il turco Semih Kılıçsoy. Pisacane ha già dimostrato che il Cagliari può vestire indifferentemente l’abito del 4-3-1-2 o quello del 3-5-2, interpretando di volta in volta le partite a seconda del contesto, dell’avversario. La trasferta di Lecce, in questo senso, potrà dire qualcosa di significativo. Nessun dorma, soprattutto di venerdi sera.

>

Leggi anche

Calcio
La Serie A 2025/26 è il campionato con i giocatori più alti del mondo, e il Cagliari è la squadra coi giocatori più alti del mondo
Un record ancora più curioso, se si pensa che la Sardegna conta invece una delle popolazioni più basse d'Europa.
di Redazione Undici
Calcio
Il calcio secondo Pully, intervista alla mascotte del Cagliari
Dal meme sotto la curva al viaggio in traghetto: abbiamo fatto quattro chiacchiere con la mascotte più famosa di tutta la Serie A.
di Jacopo Morelli