La chiameranno SonTv. Perché dalle prossime gare – letteralmente – immagini, telecronaca e lingua dell’emittente incaricata ruoteranno attorno alle giocate di Son Heung-min. Che da quando è a Los Angeles, nel giro di poche settimane, ha lasciato il segno sul calcio americano come pochissimi altri erano riusciti a fare. Non solo per l’impatto sotto porta – già di per sé ragguardevole: 5 gol in 6 partite. Ma ancora di più per l’ovazione che fa rimbombare tutt’attorno a sé. Sugli spalti, in città, anche dall’altra parte dell’oceano. Perché d’accordo, la più folta comunità di sudcoreani all’estero (320mila abitanti) si trova proprio nella metropoli californiana. La Sud Corea però conta oltre 50 milioni di persone. E vanno tutti matti per le giocate di Son.
Ci sono tutti gli ingredienti per non lasciarsi sfuggire la grande occasione commerciale: per questo la Major League Soccer, come racconta Forbes, ha ben pensato di firmare un contratto pluriennale con l’emittente sudoreana SpoTv, per trasmettere le gare del Los Angeles FC anche all’audience di Seul, con telecronaca e commento tecnico interamente in lingua coreana. Un’iniziativa senza precedenti fra gli accordi televisivi stipulati dalla MLS negli ultimi trent’anni. Un’iniziativa specifica ed eccezionale, proprio come il prestigio di Son, che è stato votato “l’atleta più popolare” del suo Paese per otto anni di fila.
Non è la prima volta che la MLS si affida ai colpi tecnici di un campione dal marcato appeal esotico, estremamente popolare nella propria terra: Messi, Beckham, Chicharito Hernández. Ma l’ex attaccante del Tottenham è sbarcato negli Stati Uniti proprio quando la lega ha inaugurato il suo nuovo modello di distribuzione di contenuti multimediali in streaming su scala globale, attraverso Apple Tv. Ciascuna partita è disponibile in inglese e in spagnolo, mentre quelle che coinvolgono i club canadesi vengono trasmesse anche in francese. Sperimentare il coreano è però una novità assoluta dovuta al trasporto degli eventi: nella maggior parte dei casi, in termini economici, sarebbe poco remunerativo espandere il format o il palinsesto per un solo giocatore. Son però è di quei beniamini che spostano gli equilibri, non solo per l’impatto sul campionato. A 33 anni sta dimostrando di avere ancora tanto da dare al calcio. E ancora di più alla sua gente: come si diceva una volta, la televisione entra nelle case delle persone. Lo streaming coi gol di Son ancora di più.