Che il ragazzo fosse veloce al Chelsea lo sapevano, ma di certo non potevano immaginare due anni fa, quando lo hanno comprato dallo Shakhtar Donetsk, che potesse diventare un futuro campione d’atletica. Anche perché l’investimento su di lui, 100 milioni di euro tra parte fissa (70) e bonus (30) era stato di quelli pesanti, specie se si considera un contratto di otto anni e mezzo a poco più di sei milioni di euro a stagione. Ecco, con un pacchetto del genere a Stamford Bridge pensavano che Mychajlo Mudryk potesse diventare l’attaccante del futuro dei Blues, non certo uno che gareggiasse in Diamond League. Strano paradosso di una storia complicata, di un ragazzo talentuoso ma incline alla leggere dell’essere.
L’ucraino è sempre stato un bel tipetto. Piedi raffinati, ma poche regole, meglio se interpretate a modo suo. Buona comprensione del gioco, tanto atletismo, picchi di velocità da olimpiadi e moltissima fantasia, dentro e fuori dal campo. Non lo si vede da dicembre 2024, quando la Football Association, la federazione calcistica inglese, lo ha sospeso dopo averlo trovato positivo al meldonium, una sostanza somministrata all’estero quando non era impegnato con il Chelsea. Una decisione poi confermata a giugno scorso, quando lo ha accusato di violazioni antidoping. Alla base della contaminazione le più diverse teorie, una delle più curiose riguarderebbe, secondo il giornalista ucraino Igor Burbas, un trattamento con delle cellule staminali provenienti da una mucca.
L’assenza dal calcio, però, sembra non aver scoraggiato il 24enne. Come riportato da Marca, Mudryk avrebbe infatti deciso di abbandonare il pallone per le scarpe chiodate: il suo nuovo obiettivo sarebbe quello di gareggiare come velocista per la nazionale ucraina alle Olimpiadi di Los Angeles 2028. I tempi ci potrebbero pure stare. Al suo debutto in Premier League ha battuto il record di velocità, raggiungendo i 36,67 km/h nella sua prima partita con il Chelsea. Ora, vuole trasformare quella esplosività naturale in medaglie olimpiche. Attualmente si sta allenando con la nazionale di atletica leggera del suo Paese, sotto la guida di ex atleti olimpici che hanno notato il suo potenziale fisico.
Il cammino verso i Giochi non sarà facile. Mudryk dovrà rispettare gli standard minimi imposti dalla World Athletics e superare le selezioni olimpiche ucraine nel 2027. C’è poi tutta la questione legata alla squalifica. Mychajlo, infatti, rischia di restare fuori fino a quattro anni. Il giocatore si è sempre dichiarato innocente. «È stato uno shock totale, perché non ho mai usato consapevolmente sostanze vietate né infranto alcuna regola e sto lavorando a stretto contatto con il mio team per indagare su come ciò sia potuto accadere – aveva raccontato nel momento dell’accusa formale – so di non aver fatto nulla di sbagliato e continuo a sperare di tornare presto in campo». Ora sembra più orientato verso quello che c’è fuori dal prato verde, la pista. In ogni caso sarà un percorso lungo, dato che un’eventuale rescissione dal Chelsea potrebbe avere lunghi strascichi legali.