Wayne Rooney ha detto che giocare alla PSP è stato fondamentale per i successi del Manchester United di Ferguson

In particolare, lui e diversi compagni passavano molto tempo a giocare a SOCOM. Ma non tutta la squadra era felice di questa loro abitudine.
di Redazione Undici 22 Settembre 2025 alle 12:21

Può sembrare incredibile, ma il grande Manchester United di Sir Alex Ferguson vinceva (anche) grazie alla PlayStation portatile di casa Sony, la famosa PSP. A dirlo è stato Wayne Rooney, 253 gol e 559 presenze con lo United: in una puntata del suo podcast che va in onda sulla BBC, The Wayne Rooney Show, l’ex capitano dei Red Devils ha raccontato che lui e alcuni suoi compagni passavano una quantità di ore giocate insieme, uniti dai videogiochi. In particolare, Rooney ha citato la serie di sparatutto online SOCOM, nella quale due squadre composte da cinque militari si affrontano online: «Penso davvero che una grande parte del nostro successo sia dovuto alla PSP. Il gioco SOCOM ti obbligava a comunicare molto, a coordinarsi tatticamente, a resuscitare i compagni caduti».

«Giocavamo ovunque, sull’autobus, sull’aereo», racconta ancora Rooney. «Di solito la squadra era composta da me, Rio Ferdinand, Michael Carrick, John O’Shea e Wes Brown. Potete chiederlo a chiunque, è stato un periodo bellissimo». Rooney aggiunge che lo stile di gioco dei suoi compagni all’interno del videogame rifletteva con assoluta precisione il modo di giocare nella vita vera, cioè in campo: «Il modo in cui giocavi le partite di campionato rifletteva quello che facevi in campo. Micheal Carrick, per esempio, giocava in modo subdolo e calmo, rischiavi di beccarti una granata che aveva lanciato senza farsi vedere. Io invece ero sempre in prima linea, sulle trincee, per attaccare tutti gli avversari».

I ricordi di Rooney non si fermano qui: nel corso della puntata racconta anche che non tutti i suoi compagni di squadra la vedevano allo stesso modo. Tra quelli che mal sopportavano questa abitudine c’era il portiere olandese Edwin van der Sar, fondamentale pilastro per i successi dello United: «Disturbavamo sempre Van Der Sar quando giocavamo, perché sul bus della squadra ci gridavamo le nostre posizioni sulla mappa di gioco. Quando agli avversari rimaneva un solo giocatore poi, partiva una caccia all’uomo in cui alzavamo ancora di più la voce, così Edwin si alzava per spostarsi il più lontano possibile dal nostro gruppo». Quel Manchester United dominò la Premier League, vincendo cinque titoli nazionali in sette anni e conquistando la Champions League nel 2007/2008. Tra i giocatori più importanti, oltre ai membri del gruppo videogiocatori, ma anche Paul Scholes, Ryan Giggs, Carlos Tévez e Cristiano Ronaldo. Ecco, appunto: non sappiamo quanto CR7 potesse essere felice delle lunghe e rumorose partite a SOCOM dei suoi compagni, quello che sappiamo è che non causato grandi problemi.

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