La NFL sta lavorando per organizzare ancora più partite all’estero, fino ad arrivare a nove

Oltre all'opening game, previsto a Melbourne, nel 2026 la NFL giocherà anche a Città del Messico, Madrid, Dublino e Berlino
di Redazione Undici 25 Ottobre 2025 alle 08:01

La NFL ci ha preso gusto. La lega professionista americana del football, lo sport più ricco e seguito negli Stati Uniti, sta riscontrando sempre più successo fuori dai confini nazionali, tanto che starebbe pensando di aumentare il numero di partite da giocare all’estero. Oltre che delle belle borse di dollari, promesse soprattutto dall’Arabia Saudita, ad attrarre il Roger Goodell e i proprietari delle franchigie sarebbero i feedback positivi ricevuti ogni qual volta la lega ha travalicato il territorio americano. Un ottimo riscontro di pubblico, stadi capienti e moderni (Wembley su tutti, per fare un esempio) e incoraggianti dati televisivi e sulle piattaforme hanno esaltato il prodotto, spingendo la NFL a guardare oltre gli USA.

Come raccontato da The Athletic, infatti, la NFL ha in programma di aggiungere altre partite internazionali al calendario della stagione 2026, portando potenzialmente a nove il numero totale di match disputati tra Europa, Oceania, Centro e Sud America. La lega ha già confermato che l’anno prossimo giocherà la sua prima partita a Melbourne, in Australia, con i Los Angeles Rams come squadra “di casa”. Goodell ha inoltre annunciato un ritorno a Città del Messico. Il prossimo anno segnerà anche l’inizio di un impegno pluriennale per portare almeno tre gare di stagione regolare in cinque anni a Rio de Janeiro.

I Jacksonville Jaguars si recheranno a Londra per un match “casalingo”, come ogni anno dal 2013. Un accordo pluriennale separato dalla serie internazionale organizzata dalla lega. «Quest’anno abbiamo sette partite, sei delle quali organizzate direttamente dalla lega e crediamo che l’anno prossimo saranno di più» ha rivelato Gerrit Meier, vicepresidente senior e direttore generale delle operazioni internazionali della NFL, durante un evento a New York martedì. «Non sappiamo ancora se arriveremo al massimo di otto incontri, ma l’obiettivo è sicuramente quello di avvicinarci al limite massimo».

La presenza internazionale della NFL è cresciuta costantemente e Goodell vorrebbe in futuro portare a 16 la quota di partite in giro per il mondo. Quest’anno il calendario ne prevede sette già sicure , in aumento rispetto alle cinque giocate nel 2024. Il programma del 2025 include ritorni a San Paolo e, come detto, Londra, oltre a delle tappe a Madrid, Dublino e Berlino. Tra le novità, la NFL ha annunciato che Philadelphia Eagles – Chicago Bears del Black Friday  sarà trasmessa per la prima volta da Prime Video, a livello mondiale e in freemium, ovvero senza bisogno di abbonamento.

Meier ha aggiunto che, sebbene l’espansione estera continui, la lega vuole assicurarsi che, una volta entrata in un nuovo posto, ci rimanga stabilmente. «Stiamo pensando a ciascuno dei mercati prioritari in un modo che vada oltre le singole partite – ha spiegato Meier – che tipo di opportunità a lungo termine offre per costruire una base di tifosi, per generare coinvolgimento? Qual è l’affinità generale per lo sport? Quello che vedrete è che i mercati in cui decidiamo di entrare sono quelli a cui intendiamo restare fedeli nel lungo periodo». L’idea della NFL è quindi di trovare delle sedi affidabili a cui potersi legare per anni, per far crescere un brand che anche oltre di Stati Uniti sta cominciando a produrre diversi milioni di dollari.

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