La FIFA sta già vendendo i parcheggi per le gare dei Mondiali 2026, e il vero problema è che un posto auto può costare più del biglietto per lo stadio

La FIFA sta già sfruttando uno storico problema logistico e culturale degli Stati Uniti: l'assenza di trasporto pubblico e la dipendenza dalle auto.
di Redazione Undici 12 Novembre 2025 alle 04:34

La FIFA ha lanciato un sito web ufficiale per mettere in vendita, già da ora, i posti auto vicino agli stadi in cui si giocheranno le partite della Coppa del Mondo 2026. Sì, avete letto e capito bene: chi vuole può acquistare un suo spazio nel parcheggio di uno degli stadi che ospiteranno le partite dei Mondiali. Il problema sono i prezzi, che variano dai 75 ai 175 dollari. È una cifra molto significativa, dato che è addirittura superiore rispetto al prezzo di alcuni biglietti: un ticket d’accesso di Categoria 3 per alcune gare della prima fase, tanto per fare un esempio, costa 69 dollari. Ovviamente stiamo parlando di un biglietto di settori “popolari”, ma i fatti dicono che alcuni tifosi, tra quelli che si recheranno allo stadio in auto, pagheranno di più per il parcheggio che per guardare la partita.

Questa strategia si basa su contingenze del tutto particolari. La prima riguarda la logistica delle città nordamericane: tutti gli stadi scelti per i Mondiali sono impianti NFL che verranno riconvertiti per fare da teatro alle partite di calcio, e molte delle 11 aree metropolitane statunitensi che ospiteranno le partite non dispongono delle infrastrutture di trasporto pubblico che gli appassionati di sport, in Europa e altrove, utilizzano normalmente. Di conseguenza, gli americani sono abituati a utilizzare l’auto per poter seguire lo sport dal vivo. Inoltre, stando a quanto riporta da The Athletic, la FIFA sta riducendo proprio questi spazi di parcheggio già esistenti, trasformandoli in aree di ospitalità, pop up store e ristoranti per i tifosi, e così indirizzerà il pubblico verso nuove aree di sosta. Che saranno gestite direttamente e che quindi genereranno introiti. Anzi: li stanno generando già da ora,

Insomma, si può dire: la FIFA sta sfruttando il rapporto tra gli americani e le automobili, un rapporto di inevitabile dipendenza, per trasformare un problema infrastrutturale in un’occasione d’oro. Di fatto, l’ente del calcio mondiale si è messo nella condizione di monetizzare al massimo un servizio essenziale.

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