Scott McTominay, Alessandro Bastoni, Moise Kean, Francesco Pio Esposito, Antonio Conte, il gol favoloso di Alessandro Deiola, Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini. Sono questi i nomi e i momenti premiati nella notte del Gran Galà del Calcio AIC del 2025, l’award di Assocalciatori relativo alla stagione 2024/25. Si tratta di un elenco pieno di stelle e di attimi indimenticabili, come succede sempre in un evento del genere. La notte del primo dicembre 2025, però, è andata oltre la celebrazione di una stagione calcistica: è stata anche un modo per guardare al futuro, perché (ri)partire dal meglio è il modo migliore, il modo più giusto, per programmare meglio il futuro che verrà, le prospettive del nostro calcio.
In particolare, i premi in palio all’edizione 2025 del Gran Galà del Calcio AIC sono stati assegnati a Scott McTominay (“Calciatore dell’anno”), a Nicolò Bertola (“Giovane di Serie B”), ad Antonio Conte (“Miglior allenatore”), alla SSC Napoli (“Società dell’anno”), a Francesco Pio Esposito (premio “Il Campo Giusto” promosso da Fondazione Osservatorio Agromafie e da Coldiretti in collaborazione con AIC), a Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini (premio alla carriera), a Daniele Doveri (“Miglior Arbitro”).
Per quanto riguarda la “Squadra dell’Anno”, i giocatori più votati anche dai loro colleghi – i premi del Gran Galà del Calcio AIC vengono assegnati dopo una votazione che coinvolge i giocatori di Serie A, allenatori e grandi ex del calcio italiano – sono stati Milan Svilar, Denzel Dumfries, Denzel Dumfries, Alessandro Bastoni, Amir Rrahmani, Nicolò Barella, Scott McTominay, Tijjani Reijnders, Lautaro Martínez, Moise Kean e Mateo Retegui. Infine, il premio “Gol dell’Anno” – assegnato dopo un sondaggio su internet a cui hanno partecipato i tifosi, sulla base di una selezione di reti fatta dalla redazione di Undici – è andato ad Alessandro Deiola.
L’edizione 2025 del Gran Galù del Calcio AIC, organizzata dal sindacato calciatori e dall’agenzia sport marketing ed eventi DA di Demetrio Albertini, con la produzione di Wonder Project, ha avuto Enel come title sponsor. Per l’azienda energetica si tratta di una partnership strategica, considerando i grandi investimenti fatti nel mondo dello sport: «Per noi è stato un passo importante», commenta parlando a Undici Nicolò Mardegan, Direttore External Relations di Enel.
«Siamo sempre più presenti nel mondo del calcio e dello sport italiano», aggiunge Mardegan. «Il rinnovo della collaborazione testimonia la solidità di questa partnership e la volontà di proseguire in un’iniziativa che valorizza eccellenza, talento e spirito di squadra, valori che rispecchiano pienamente la nostra identità. Essere al fianco dell’AIC in una serata di grandi campioni ci permette di rafforzare il dialogo con i tifosi e di promuovere i valori dell’innovazione e della sostenibilità in uno dei contesti più seguiti del Paese».
Al centro del rapporto tra Enel e il calcio c’è una strategia chiara, che punta alla collaborazione con realtà sportiva di grande tradizione e alla ricerca della sostenibilità. «Siamo protagonisti al fianco dei migliori team nei più grandi palcoscenici calcistici», spiega ancora Mardegan, «perché vogliamo creare sinergie che si basano sulla condivisione di valori: spirito di squadra, impegno, innovazione e attenzione costante alle persone. Con la nostra presenza portiamo soluzioni energetiche affidabili e moderne, confermando di essere leader in un settore strategico in continua evoluzione. Il mondo del calcio, così come lo sport in generale, ha intrapreso un percorso concreto verso la sostenibilità energetica. Negli ultimi anni molti club hanno adottato soluzioni innovative per ridurre consumi ed emissioni, scegliendo partner in grado di accompagnarli nella transizione. È una direzione ormai tracciata: impianti più efficienti, uso crescente di energia rinnovabile e sistemi di gestione intelligente, rappresentano passi decisivi per coniugare competitività e responsabilità. In questo contesto la collaborazione con un operatore globale come Enel permette di accelerare il cambiamento e generare valore sia ambientale sia economico per le società sportive».