Un evento diffuso e inclusivo in ogni località coinvolta. I Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026, che fin da subito si sono posti l’obiettivo di realizzare infrastrutture in modo da rendere facile l’accesso anche a persone con disabilità, saranno accessibili a chiunque.Che siano atleti paralimpici, addetti ai lavori o semplici spettatori, non c’è nessuna differenza. Come sottolineato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’accessibilità è stata messa «al centro della progettazione delle infrastrutture, con l’obiettivo di garantire una fruizione equa e autonoma degli spazi per tutti». Per questo motivo, in vista del grande appuntamento di febbraio e marzo, sono stati realizzati «interventi mirati alla rimozione e al superamento delle barriere architettoniche, anche creando percorsi accessibili o sperimentando soluzioni digitali e innovative».
Ne è un esempio il grande lavoro fatto in una città che, pur non ospitando alcuna competizione, sarà protagonista ospitando la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici e di chiusura dei Giochi Paralimpici. Verona, posta più o meno a metà strada tra Milano e Cortina, offrirà al grande pubblico uno dei suoi simboli più iconici: l’Arena. Nell’antico anfiteatro romano, spesso sede di spettacoli e concerti, sono state realizzate numerose opere volte a migliorare l’esperienza delle persone a mobilità ridotta. Rampe, percorsi tattili per non vedenti, ascensori moderni ma non solo, perché saranno presenti anche soluzioni di realtà aumentata per consentire a chiunque di vivere l’esperienza del sito, Tutto questo, sottolinea il MIT, con l’obiettivo di non ostacolare, bensì migliorare l’esperienza del sito. Interventi che non serviranno soltanto a febbraio e marzo, ma che rimarranno nel tempo, lasciando in eredità un’Arena più accessibile anche in vista dei tanti eventi che seguiranno negli anni a venire.
Le novità non mancano anche a Cortina, base per un grande numero di discipline e quindi sede di un importante villaggio Olimpico. La struttura, già parzialmente consegnata – nei tempi previsti – lo scorso 30 ottobre, vanta ben metà delle unità abitative provviste di passerelle pedonali a bassa pendenza, spazi comuni inclusivi e percorsi facilitati per la mobilità ridotta, il doppio rispetto al 25% inizialmente previsto. Un messaggio importante, perché in ogni edizione dei Giochi il villaggio rappresenta un centro nevralgico nell’attività di atleti, team e tecnici al seguito, che per qualche settimana vivono insieme nel pieno dello spirito Olimpico.
Quanto alle gare, quelli di Milano Cortina 2026 saranno gli impianti «più inclusivi di sempre». Il Cortina Sliding Centre e lo Stadio del Ghiaccio, entrambi nella località veneta, saranno dotati di tribune accessibili, rampe con pendenze inferiori all’8%, percorsi tattili e ascensori moderni. Grandi novità in tema di accessibilità anche per quanto riguarda le piste di sci alpino e snowboard. L’Olimpia delle Tofane, che una campionessa a cinque cerchi come Sofia Goggia ha definito la sua pista preferita, sarà pienamente accessibile a persone con disabilità. Un lavoro che darà i suoi frutti anche in futuro, quando l’impianto ospiterà nuovamente le gare di Coppa del Mondo e dei circuiti minori.