Nello sport ci sono episodi e momenti che arrivano a fare giurisprudenza, a cambiare le regole del gioco. Uno dei casi più discussi della stagione è stato il rigore di Julián Álvarez nel derby di Madrid negli ottavi di finale di Champions League. L’attaccante dell’Atletico, decisamente sfortunato in quell’occasione, era scivolato poco prima di calciare. Quello scivolone ha fatto in modo che toccasse il pallone prima con un piede e poi con l’altro, a pochi istanti di distanza. Questo doppio tocco, però, non è valido per regolamento. Pertanto, dopo la revisione al Var, il rigore dell’argentino è stato considerato irregolare. E quindi la trasformazione di Álvarez – il pallone nel frattempo era finito in porta – è stata considerata come un errore.
Per la particolare dinamica del gesto, la decisione di VAR e AVAR era stata particolarmente criticata. La protesta stava nel fatto che il doppio tocco dell’attaccante dell’Atlético Madrid fosse del tutto involontario. Ora è arrivata una conferma rispetto a questa sensazione: l’International Football Association Board, l’organo che custodisce – ed eventualmente modifica – le regole del calcio a livello mondiale, ha annunciato una revisione significativa alla Regola 14 relativa ai calci di rigore, destinata a entrare in vigore dall’estate 2025, quindi anche dal Mondiale per Club che sta per iniziare.
Ma di cosa stiamo parlando? Nella circolare ufficiale numero 31, l’IFAB ha chiarito che la situazione del “doppio tocco” non era regolamentata in maniera esplicita. E quindi gli arbitri – come il polacco Marciniak nell’occasione di Álvarez – applicavano un regolamento che, pur volendo evitare vantaggi eccessivi dopo un tiro finito sul palo o sulla traversa, finiva per penalizzare troppo un eventuale secondo tocco involontario: in caso venisse rilevato secondo tocco, infatti, il rigore veniva immediatamente sanzionato con un calcio di punizione indiretto (se il penalty era battuto nei minuti regolamentari) o con l’errore automatico (nel caso venisse battuto nella serie dopo i supplementari). Ora l’IFAB ha riconosciuto che questi episodi spesso non sono intenzionali, e quindi da ora in poi non ci sarà più sanzione automatica.
Ma ora come cambia la situazione? Semplice: a partire dalle prossime gare ufficiali, se in occasione di un rigore un giocatore colpisce il pallone involontariamente con entrambi i piedi, oppure lo tocca immediatamente con l’altro piede dopo la conclusione e il pallone entra in porta, il rigore dovrà essere ripetuto. Se invece il rigore non va a segno, ci sono due possibilità: in caso di doppio tocco (sia accidentale che deliberato), allora verrà assegnato un calcio di punizione indiretto alla squadra avversaria; nella sequenza dei rigori dopo i supplementari, invece, il tiro verrà comunque considerato fallito.
🚨 OFFICIAL: IFAB’s full statement in reference to Julián Álvarez’s penalty injustice.
“The penalty should be retaken.” pic.twitter.com/S37pLu2bT2
— Atletico Universe (@atletiuniverse) June 3, 2025
Con questo cambiamento, l’IFAB vuole definitivamente chiarire un’area grigia del regolamento, assicurando equità nelle decisioni arbitrali e maggiore coerenza nell’applicazione delle regole. Sottotesto, neanche tanto velato: evitare polemiche infinite come quella che ha travolto gli arbitri dopo il rigore di Álvarez.