Calcio
Undici amici
Si chiama 11 Freunde, è tedesca e ha quattordici anni. È una delle migliori riviste calcistiche in circolazione e una delle più diffuse. Esce ogni mese e ha decine di migliaia di abbonati, ma in origine era solo una fanzine. Siamo andati a trovarli.
Istanbul United
Come è nato il processo (con l’accusa di golpe) ai tifosi del Besiktas, in seguito alle proteste di Gezi Park? Da una storia che intreccia calcio e politica, in tutta Istanbul. In cui le squadre, più o meno, sono composte dagli ultras contro Erdogan.
L’ascesa del Carpi
È l’incubo di Lotito, che ne teme la scarsa “vendibilità”, ma il Carpi Calcio, in dieci anni dai dilettanti alla vetta B, ha una storia di oculatezza finanziaria, fusioni societarie al momento giusto, tetto d’ingaggi e ambizioni controllate.
Una (nuova) vita da mediano
Pirlo e gli altri: i calciatori che iniziano a giocare in un ruolo, per poi cambiarlo avanzando o arretrando a seconda delle proprie qualità, dell’età o dell’intuizione di un mister. Ne parla anche Chicco Evani, ex jolly del Milan.
Una meravigliosa stagione fallimentare
È un documentario sull’annata 2013-14 del Bari, anzi della Bari, diventata femminile per una vecchia questione. Una stagione senza stipendi, a un passo dal fallimento, che diventa una pazzesca rincorsa alla Serie A.
I presidenti della Repubblica del pallone
Sì, certo, le riforme, ma Sergio Mattarella è innanzitutto un arbitro, nel senso calcistico del termine. E non è l’unico tifoso (non si sa di che squadra) al Quirinale: Ciampi e il suo Livorno, le picconate sportive di Cossiga, lo juventino Einaudi.
Il Barletta è la squadra degli ultrà
La squadra pugliese, acquistata e poi finanziariamente tradita da un imprenditore ligure, è senza soldi e in disfacimento ma, dopo essere stata rilevata dai suoi stessi tifosi, ha inanellato risultati utili. Ce la farà a salvarsi?
Allenare senza confini
Stefano Cusin è il nuovo allenatore dell’Ahli Al Khalil, squadra di calcio di Hebron, in Palestina. La storia peculiare di un emigrante del pallone che dice: «Andrò sempre dove potrò aprire la finestra al mattino e sentirmi felice»
La leva calcistica della classe ’70
A 44 anni non solo si può avere ancora voglia di giocare a calcio, ma si può anche continuare a risultare decisivi nelle partite giocate coi ventenni. I casi Deflorio, Aruta, Taccola, Scugugia e Pierobon (che però è del 1969).
Il portiere introvabile
Pierluigi Pizzaballa, portiere dell’Atalanta dei primi Sessanta, per qualche motivo è anche una delle figurine più rare della storia, il Gronchi Rosa del pallone. Oggi settantacinquenne, racconta cosa fu per lui quell’album incompleto.
Mattia Destro, in bilico
Undici è stato di recente ospite di Trigoria, e lì ha incontrato e intervistato tre giocatori della Roma. Tra questi Mattia Destro, diviso tra campo e panchina, giovinezza e maturità, ambizione e le troppe voci che non aspettano null’altro che un passo falso.