Il Tottenham ha la miglior difesa d’Europa

Ha subito appena sei reti in undici partite, un dato che nessuna squadra nei top 5 campionati è in grado di raggiungere.

Dall’ultima vittoria del Tottenham, il 2-0 contro il Manchester City, è passato più di un mese. Per tutto il tempo successivo, considerando anche le Coppe, gli Spurs hanno giocato sette partite, pareggiandone cinque e perdendone due. Questa discontinuità ha in parte complicato il cammino della squadra di Pochettino in Premier (dove è quinto, a cinque punti dal Liverpool capolista) e nel girone di Champions (quattro punti in quattro partite valgono il terzo posto, dietro Monaco e Bayer Leverkusen). Ma il Tottenham ha dimostrato di essere una squadra difficile da battere: è infatti l’unica squadra a non aver mai perso in Premier League (Liverpool, Manchester City e Arsenal hanno una sconfitta a testa). Merito di una difesa che in campionato ha subito appena sei reti in 11 partite e che, secondo i dati Opta, è la migliore d’Europa per gol concessi a partita.

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La media di reti subite a partita del Tottenham è di 0,55: gli Spurs fanno meglio di Psg (0,58, sette gol subiti in Ligue 1), Bayern Monaco (0,6, sei gol subiti ma in dieci partite). La prima squadra italiana è la Juventus (nove gol subiti in dodici partite), che si piazza ottava in questa speciale classifica. Sorprende la presenza massiccia in questa graduatoria di squadre tedesche: ben quattro su dieci (oltre al Bayern, ci sono Red Bull Lipsia, Colonia ed Eintracht Francoforte).

Il lavoro di Pochettino, ex difensore, tra le altre, di Espanyol e Psg, ha dato i suoi frutti, anche senza nomi altisonanti: gli Spurs non hanno difensori di alto livello ma sono ben organizzati, giocano prevalentemente a quattro con Alderweireld (Dier, da quando il belga si è infortunato) e Vertonghen centrali, con Walker e Rose sugli esterni. Ma la squadra ha anche grande capacità di adattarsi in base all’avversario: così nell’ultima partita – non una qualunque – contro l’Arsenal, Pochettino ha sperimentato una curiosa disposizione a cinque dietro, con l’inserimento di Wimmer. Per fare il definitivo salto di qualità, agli Spurs manca qualcosa davanti: in Premier il Tottenham ha segnato 15 reti, un numero molto basso se paragonato agli attacchi delle altre big (il Liverpool ha un attacco da 30 reti, Chelsea 26, Manchester City 25, Arsenal 24).

 

Nell’immagine in evidenza, i giocatori del Tottenham festeggiano il gol contro l’Arsenal, Harry Kane in testa (Clive Rose/Getty Images)