Yerry Mina si è sentito messo da parte al Barcellona

Grande protagonista con la Colombia al Mondiale, il difensore ha svelato di aver passato momenti molto tristi in Spagna.
di Redazione Undici 13 Luglio 2018 alle 11:00

Al quinto posto della classifica marcatori del Mondiale, con tre reti, c’è un giocatore assolutamente inaspettato: Yerry Mina, che ha segnato quanto gente come Cavani e Diego Costa, e addirittura più di tutta la Germania. Grazie alla sua altezza – 195 centimetri – e alla sua capacità nel gioco aereo, Mina ha segnato alcune delle reti più importanti per la Colombia: il gol qualificazione contro il Senegal, per esempio, ma anche il pareggio contro l’Inghilterra che ha trascinato la sfida ai calci di rigore e l’1-0 alla Polonia.

Il gol di Mina contro l’Inghilterra

Mina, 24 anni, è da poco arrivato nel calcio europeo: a gennaio si è trasferito dal Palmeiras al Barcellona per quasi 12 milioni di euro, ma l’impatto con la nuova squadra non è andato per il verso migliore. Ha giocato appena cinque partite in Liga, tra cui le ultime tre, a campionato già vinto dai blaugrana. Ma, soprattutto, a volte non era nemmeno nella lista dei convocati di Valverde. Una situazione difficile che Mina ha raccontato per la prima volta durante una conferenza stampa a Bogotà: «Quando vedevo di non essere nemmeno tra i panchinari, di non essere nemmeno considerato, ho iniziato ad allenarmi da solo a casa. È molto duro vedere le partite della tua squadra in tv: sono stati momenti difficili che non auguro a nessun giocatore».

«Sono stati momenti molto tristi per me, perché le cose non stavano andando per niente bene. A volte credevo che la situazione sarebbe cambiata di lì a poco, ma non è successo. Mi sentivo come se tutto franasse su di me, mi sentivo come se niente andasse per il verso giusto. Come se non riuscissi nemmeno a passare un pallone, nemmeno ad allenarmi». Nella prima partita del Mondiale, contro il Giappone, Mina non figurava tra i titolari: «Ero nervoso perché non avevo giocato per niente. Andare in Russia e vedere che le cose non cambiano è davvero dura da affrontare. Ma Dio mi ha dato l’opportunità di andare avanti e mostrare il mio valore».

>

Leggi anche

Calcio
BordoCam ci porta sulle panchine di Serie A, e sta cambiando il modo di vivere il postpartita
Davide Bernardi racconta come nasce uno dei format più amati di DAZN.
di Jacopo Morelli
Calcio
La Coppa del Mondo a 48 squadre ha generato un’ondata di naturalizzazioni, soprattutto nelle Nazionali asiatiche
Un incentivo facilitato dall'attrattività di alcuni campionati, dove molti calciatori (spesso sudamericani) iniziano nei club e finiscono per rappresentarne la Nazionale.
di Redazione Undici
Calcio
Il Marocco sta uccidendo migliaia di cani in vista dei Mondiali 2030
Il Marocco è al centro di uno scandalo per l’uccisione sistematica di migliaia di randagi, un “massacro” finalizzato a ripulire le strade per poter ospitare la Coppa del Mondo.
di Redazione Undici
Calcio
Son Heung-min non gioca più nel Tottenham, eppure tantissimi tifosi coreani continuano a essere innamorati (e a innamorarsi) degli Spurs
L'attuale attaccante del Los Angeles FC è stato a Londra per dieci anni, e così adesso i suoi connazionali hanno un club inglese di riferimento.
di Redazione Undici