Il Tottenham sembra aver deciso di ritornare sul mercato dei calciatori. Il club di Londra è rimasto inattivo per un anno e mezzo, esattamente due sessioni di trasferimenti: l’ultima operazione in entrata per la prima squadra è stata l’arrivo a Londra di Lucas Moura, acquistato dal Psg nell’ultimo giorno del mercato invernale 2018. Da allora Pochettino e il suo staff non hanno concluso acquisti, nella finestra estiva come in quella invernale della stagione 2018/19. Nonostante l’immobilità, non si può dire che la squadra sia andata male: il Tottenham si è qualificato per la quarta volta consecutiva ai gironi di Champions, ma soprattutto ha raggiunto la finale del massimo torneo continentale. A Madrid, però, il Liverpool ha battuto gli Spurs per 2-0 (gol di Salah e Origi).
Il giocatore che metterà fine alla “pausa” di mercato del Tottenham dovrebbe essere Jack Clarke: secondo quanto riportato dal Telegraph, il giocatore del Leeds si unirà agli Spurs in cambio di una cifra vicina ai 10 milioni di sterline, che però «potrebbe aumentare per la presenza di numerosi bonus». Clarke è un esterno d’attacco, compirà 19 anni nel prossimo mese di novembre, nell’ultima stagione ha giocato 22 partite con il Leeds, in Championship, realizzando 2 gol. Può giocare su entrambe le fasce, e in alcune partite Bielsa l’ha schierato anche in attacco. A gennaio 2019, il Guardian l’ha inserito al primo posto nella classifica dei migliori giovani da seguire nel nuovo anno solare. Il Leeds ha fallito la promozione diretta in Premier League e poi è stato eliminato dal Derby County nella semifinale playoff.
Il Tottenham ha adottato una strategia passiva sul calciomercato per poter “finanziare” la costruzione del nuovo stadio, inaugurato lo scorso aprile dopo due anni di “esilio” temporaneo a Wembley. L’unica operazione compiuta per la prima squadra in questi mesi era stata la cessione di Moussà Dembélé al Guangzhou R&F, nella Chinese Super League. L’acquisto di Clarke mette fine a questa era conservativa, ma non si discosta troppo dalla strategia “storica” degli Spurs: piuttosto che campioni affermati, il club del North London si è sempre orientato su profili giovani, su talenti da formare e valorizzare.