No, ovviamente l’Argentina non si unirà alla Uefa

È stata smentita qualsiasi proposta di partecipazione alla Nations League.
di Redazione Undici 09 Luglio 2019 alle 15:22

La Federcalcio argentina e la CONMEBOL sono in aperto contrasto dopo la fine della Copa América. La Selección è stata eliminata in semifinale dal Brasile al termine di un match molto contestato, nel mirino degli argentini è finita la direzione di Roddy Zambrano, 41enne arbitro ecuadoriano duramente attaccato da Messi e dai suoi compagni per alcune decisioni controverse. Anche la finale per il terzo posto contro il Cile è stata una partita difficile dal punto di vista arbitrale, con l’espulsione di Messi (e Medel) come momento di massima tensione. Secondo il portale argentino Doble Amarilla, questo scontro in corso tra la confederazione sudamericana e le istituzioni calcistiche di Buenos Aires potrebbero spingere l’Argentina a non partecipare alla prossima Copa América, e ad accettare un presunto invito arrivato dalla Uefa a iscriversi alla prossima Nations League. Una proposta smentita subito, categoricamente, dalla confederazione europea attraverso un comunicato ufficiale.

Secondo la ricostruzione fatta in Argentina, l’offerta dall’Europa non sarebbe una cosa recente. Anzi, il presidente Uefa Aleksandar Ceferin avrebbe proposto non solo all’Argentina, ma anche al Brasile, di unirsi al nuovo torneo inaugurato a settembre 2018 – e che un mese fa ha visto concludersi la prima edizione, con la vittoria del Portogallo in finale contro l’Olanda. Questo approccio con le Nazionali più importanti del Sudamerica sarebbe avvenuto diversi mesi fa, per poi essere ribadito alla Federcalcio argentina nel febbraio 2019, in occasione dell’ultimo vertice esecutivo della Fifa a Roma: in quel caso, secondo Doble Amarillo, Ceferin avrebbe chiesto direttamente a Claudio Tapia, presidente Afa, di iscrivere la Selección alla Nations League 2020/21. La risposta sarebbe stata «negativa ma non categorica».

Questo racconto è stato completamente sconfessato dalla Uefa. Nella nota ufficiale si legge che «la confederazione europea non ha mai avviato alcuna discussione in merito e non lo farebbe mai. Tuttavia la Uefa, nello spirito di amicizia e collaborazione, essendo un’organizzazione inclusiva, è pronta a invitare sicuramente l’Argentina come ospite speciale per assistere a qualunque competizione Uefa, in qualsiasi momento». Nonostante parole così nette e perentorie, dall’Argentina rilanciano: questa presunta offerta della Uefa potrebbe essere rivalutata ora che i rapporti Afa-CONMEBOL sono molto tesi. Secondo Doble Amarillo, lo sponsor tecnico della Nazionale argentina (adidas) sarebbe favorevole a questo «salto al di là dell’Atlantico, una migrazione compiuta in passato anche da Israele verso la confederazione europea e dall’Australia verso quella asiatica». Lo spostamento costringerebbe la Federazione di Buenos Aires a rinunciare alla partecipazione e all’organizzazione della Copa América 2020, edizione che si disputerà tra Argentina e Colombia e che permetterà di uniformare il calendario delle Nazionali sudamericane a quello della Uefa.

>

Leggi anche

Calcio
Il Real Madrid continua a cedere giocatori mantenendo il controllo sul 50% del loro cartellino, e così sta guadagnando moltissimi soldi (sia reali che virtuali)
Da Nico Paz a Gila gli esempi sono molteplici: nessuno taglia mai il filo con la Casa Blanca.
di Redazione Undici
Calcio
In Premier League hanno trovato un sistema per coniugare il calcio all’eccellenza scolastica
Si tratta di un approccio olistico per garantire alle giovani promesse un futuro anche fuori dal pallone, e club come l'Arsenal l'hanno preso molto sul serio.
di Redazione Undici
Calcio
Il Real Madrid ha pubblicato un libro ufficiale che costa 6mila euro
Si chiama Corazón Blanco ed è un progetto che va molto al di là di un semplice racconto della storia del club.
di Redazione Undici
Calcio
Ci sono delle app che permettono di giocare a calcio anche senza essere tesserati per i club, e stanno diventando sempre più popolari
Nate dopo il Covid per la voglia delle persone di tornare a giocare, sono diventate un punto di riferimento soprattutto nelle grandi città francesi.
di Redazione Undici