Le migliori maglie da calcio del decennio

Dieci kit che hanno segnato le tendenze in campo degli ultimi dieci anni.

È stato un decennio molto importante per le maglie da calcio, e forse, per certi versi, rivoluzionario. Dai primi anni della decade fino agli ultimissimi mesi del 2019 lo scenario è fortemente cambiato, ed è una cosa immediatamente evidente: il calcio è stato enormemente influenzato dalla moda, dalla musica, da un mood “pop” che ha di fatto ridestato il mondo a lungo un po’ sonnacchioso dei kit da gara.

Abbiamo visto così squadre e brand prendere strade che, soltanto pochi anni fa, sarebbero state impensabili, come il logo Jordan sulle maglie del Psg (e relativa collezione lifestyle) o Palace entrata di prepotenza nel calcio grazie all’accordo con la Juventus. Un fenomeno che, per la verità, è nato e si è diffuso attraverso canali non tradizionali, grazie a marchi piccoli o grandi che arrivavano dal mondo della moda e dello streetwear piuttosto che del calcio – da Off-White a Gosha Rubchinskiy a Patta – finendo per contagiare tutto il resto. Un processo che ha fatto in modo che le maglie da calcio ritornassero “fashionable”, accompagnate dall’idea che non dovessero più essere forzatamente limitate al terreno di gioco.

Abbiamo scelto dieci maglie (in ordine cronologico) dell’ultimo decennio dai design belli e accattivanti, che non per forza hanno cambiato l’evoluzione del concetto di maglia da gioco, ma che si sono contraddistinte per aver portato qualcosa di nuovo dal punto di vista estetico oppure per aver ridefinito il concetto di eleganza in campo.

Lione 2010/11

Un design audace, quasi rischioso, eppure perfettamente riuscito. Il pattern sul fronte maglia ricorda una composizione di maioliche, eppure la resa non è pasticciata – ma a suo modo elegante – e l’accostamento di colori ha una sua coerenza. È uno di quegli esempi che, a inizio decennio, assesta una spinta alla creatività sulle maglie da calcio, che in quegli anni conosce una stagnazione – con template tutti uguali e ripetitivi.

Psv 2013/14

Storicamente, le maglie del Psv sono state sempre tra le più affascinanti a livello mondiale – per la combinazione del bianco, del rosso e del nero e per l’utilizzo frequente dei motivi a scacchi. In questa maglia, realizzata per il centenario del club, molti dei precedenti elementi non compaiono, ma l’idea di eleganza ottenuta con estrema semplicità è folgorante: il dorato degli sponsor in campo rosso è indovinato, colletto – con un dettaglio inusuale ma affascinante – e bordini bianchi incorniciano la maglia nel migliore dei modi.

Francia 2014

Restando in tema di concept eleganti, la divisa della Francia esibita al Mondiale brasiliano rimane una delle interpretazioni più riuscite. Da anni Les Bleus propongono divise estremamente affascinanti – e talvolta anche originali, basti pensare alla maglia away del 2012 – e quella del 2014 non fa differenza, pur nella sua semplicità: è una maglia dal gusto retro ma perfettamente aderente allo spirito più attuale, un evergreen che tanto nella colorazione navy quanto nel colletto bianco trova il modo di distinguersi con classe.

Juventus 2015/16

Sui media internazionali è stata ribattezzata la “Drake shirt”, in quanto fu portata all’attenzione del pubblico – non solo calcistico – proprio dal rapper canadese con un post su Instagram. E in effetti è diventata la maglia-simbolo di un nuovo trend, dello sdoganamento definitivo dei kit da gara al di fuori dello stadio – non più bizzarria fuori tempo massimo ma item da sfoggiare o da esibire in passerella. Il rosa con dettagli neri, mescolato ad accenti bianchi e fucsia, incarna esattamente quello stile urban che ha restituito nuova linfa alle maglie da calcio.

Nigeria 2018

Quanto detto in precedenza a proposito della maglia della Juventus trova la più grande espressione nella divisa che la Nigeria ha utilizzato agli ultimi Mondiali. Un kit che riassume calcio e streetwear (con una collezione off-the-pitch che ha fatto sobbalzare un po’ tutti sulla sedia) e che ha confuso i confini tra campo e fuori – il contesto non ha quasi più importanza, con un design del genere. In breve la maglia della Nigeria è diventato un must-have per tutti gli appassionati con quel fantastico impatto visivo – già oggi possiamo definirla una “classica” tra le divise da calcio.

Lazio 2018/19

Un altro trend che la fanbase calcistica ha favorevolmente accolto in questi anni è il richiamo delle maglie ad alcuni esempi storici. Tra loro, spicca la “maglia bandiera” della Lazio, che era stata presentata per la prima volta nel 1982 ed è poi tornata a essere indossata dai biancocelesti nel 2015 fino alla scorsa stagione. Il design è identico alla maglia storica, ed è davvero impossibile non apprezzare la coerenza stilistica, il contrasto cromatico e l’aquila stilizzata, vero elemento centrale del kit.

Corinthians 2018/19

La terza maglia 2018/19 del Corinthians è in tutto e per tutto un omaggio ad Ayrton Senna, che del club di San Paolo era tifoso. Il kit è disseminato di riferimenti storici alla leggendaria carriera del pilota brasiliano – come le 41 linee dorate che ricordano il numero di vittorie di Senna in Formula Uno – e il contrasto oro-nero si deve alla livrea della Lotus guidata nel 1985. L’effetto è grandioso, e dà immediatamente un’idea di eleganza.

Sampdoria 2018/19

Non c’è dubbio che una delle maglie più belle dell’intero panorama calcistico sia quella della Sampdoria – proprio per non intaccarne il fascino, il kit home negli anni è rimasto praticamente sempre lo stesso. Più variazioni sono state invece compiute sulla maglia away, con una predominanza del bianco – esattamente come avviene per la divisa della stagione 2018/19. La novità sta nel fatto che la banda blucerchiata è disposta in senso verticale anziché orizzontale, riprendendo un design già utilizzato negli anni Ottanta. Come nella stagione precedente, il crest del club è posizionato sulla manica.

Inter 2019/20

Il tessuto jacquard nero e il giallo luminoso che risalta sono gli aspetti più evidenti della terza maglia dell’Inter. Ma c’è di più: a conferire un tocco di autentico sapore “urban” è lo sponsor Pirelli, per la prima volta nella storia delle divise nerazzurre inserito nella sua colorazione originale. Spesso si pensa che gli sponsor possano “rovinare” la bellezza di una maglia, in questo caso si può dire che avvenga esattamente il contrario, con il box che definisce ulteriormente l’effetto d’insieme.

Italia 2019-2020

La netta rottura con la tradizione ha polarizzato i pareri attorno alla nuova maglia dell’Italia, almeno fino al lancio della home – stavolta interamente azzurra – in primavera. Eppure la maglia “Rinascimento” ha tutto quello che desideriamo da una divisa proiettata nel futuro: eleganza, una fantasia che ruba l’occhio, dettagli curati e una buona dose di significati connessi. Un concept su cui Puma ha lavorato anche per la maglia away, bianca, e che ha riscosso consensi anche al di fuori dell’Italia.