Il City Football Group sta per comprare il Troyes, un club francese di seconda divisione

Secondo il Financial Times, la trattativa sarebbe vicina alla chiusura.
di Redazione Undici 20 Agosto 2020 alle 12:35

Durante il lockdown, il City Football Group ha ufficializzato l’acquisto del suo nono club in giro per il mondo: si trattava del Lommel SK, che milita nella seconda divisione belga, e che è entrato nella conglomerata appartenente alla famiglia al-Mubarak «perché CFG possa essere presente in tutti i paesi in cui nascono grandi talenti». Un progetto che continua, e che ora sembra aver puntato verso un Paese che da anni produce e valorizza tantissimi giovani campioni: la Francia. Secondo quanto riportato dal Financial Times, la società madre del Manchester City è «sta conducendo una trattativa in fase molto avanzata per acquistare l’ESTAC Troyes, società che milita nel campionato di Ligue 2 francese». L’affare potrebbe concludersi per una cifra inferiore ai 10 milioni di euro.

La conquista di un avamposto in Francia era uno degli obiettivi del City Football Group: secondo la prestigiosa testata economica, i manager CFG avevano già avuto dei colloqui con il Nancy, ma alla fine la scelta è ricaduta sul Troyes, quarto nel campionato 2019/20, a pochi punti dalla zona promozione. Se l’operazione andasse a buon fine, sarebbe evidente che ci troviamo nella “fase 2” del progetto portato avanti dal City: dopo aver comprato le quote del Manchester City (nel 2008), gli sceicchi hanno acquisito dei club in campionati internazionali di secondo o terzo livello, per esempio New York (2013) negli Usa, Melbourne (2014) in Australia, gli Yokohama Marinos (2014) in Giappone e poi il Montevideo City in Uruguay (2017). In seguito, l’espansione è stata portata avanti in maniera diversificata: oltre a delle società in Cina (Sichuan Jiuniu) e in India (Mumbay CIty), sono entrate nel gruppo alcune squadre di secondo piano che però appartengono a leghe decisamente più competitive, il Girona (Spagna) e il Lommel. Ora si punta al Troyes, che negli anni Settanta e negli anni Novanta ha militato nel massimo campionato francese e che ha disputato pure le coppe europee (due volte l’Intertoto e una volta la Coppa Uefa) all’inizio del terzo millennio. Due anni fa ha giocato per l’ultima volta la Ligue 1.

Arrivando a dieci squadre, il City Football Group consoliderebbe il suo primato come multiproprietà calcistica più estesa del mondo, a livello numerico ma anche geografico: l’azienda concorrente in questo senso, vale a dire Red Bull, possiede un club in Germania (Lipsia), uno in Austria (Salisburgo), uno in Brasile (Campinas) e uno negli Stati Uniti (New York). Anche dal punto di vista economico, il successo di CFG sembra inarrestabile: lo scorso anno, il gruppo di private equity statunitense Silver Lake ha investito 500 milioni di dollari per acquistare una quota di azioni pari al 10%. Secondo il Financial Times, l’attuale valore della conglomerata è di 4,8 miliardi di dollari.

>

Leggi anche

Calcio
Cristiano Ronaldo ha iniziato una nuova avventura come imprenditore sportivo, stavolta nelle MMA
Il fuoriclasse portoghese è diventato azionista di WOW FC, e collaborerà con un fighter con cui in passato aveva litigato.
di Redazione Undici
Calcio
L’Arabia Saudita «è a corto di liquidità» per nuovi investimenti sportivi nel prossimo futuro
Secondo quanto riporta il New York Times, il fondo sovrano PIF ha annunciato che si concentrerà su settori con un rischio più basso.
di Redazione Undici
Calcio
Il Midtjylland è in testa all’Europa League anche perché da anni forma i migliori tecnici dei calci piazzati al mondo
Il club danese, con oltre un decennio di anticipo sul resto d'Europa, ha iniziato a lavorare in modo scientifico su questo aspetto del gioco. E ora si gode il suo vantaggio competitivo.
di Redazione Undici
Calcio
Una nuova tecnologia usata dai golfisti sta aiutando i calciatori a segnare qualche gol in più su punizione diretta
Un misuratore di traiettorie, solitamente usato sul green, da tempo sta migliorando le punizioni dell'Aston Villa. Anche per merito di Austin MacPhee, preparatore dei Villans e della Nazionale portoghese.
di Redazione Undici