La terza maglia dei Wolves è praticamente quella del Portogallo

Con dieci giocatori lusitani in rosa, la scelta è stata inevitabile.
di Redazione Undici 18 Settembre 2020 alle 11:57

Quando il Wolverhampton e il suo kit supplier, adidas, hanno svelato la terza maglia per la stagione 2020/21, il pensiero di tutti è corso subito al Portogallo. Era inevitabile: i colori sono esattamente quelli della Seleçao lusitana, fondo rosso scuro, tendente al bordeaux, e inserti verdi; anche il logo del main sponsor e lo stemma del club sono diventati verdi; il kit è completato da pantaloncini bordeaux e da calze verdi. In pratica, l’unica differenza con la divisa storica dal Portogallo sta in un tocco di bianco nel colletto e nelle maniche, ma per il resto il kit del club inglese potrebbe essere tranquillamente indossato da Ronaldo e dai suoi compagni in una partita di Nations League.

In realtà la connessione tra i Wolves e il Portogallo va ben oltre questa vicinanza cromatica, anzi c’è quasi da scommettere che adidas abbia strizzato l’occhio allo strettissimo legame tra la squadra allenata da Nuno Espírito Santo – portoghese pure lui, ovviamente – e il Paese lusitano. Un legame che nasce nel lontano 2016, quando il superagente Jorge Mendes – che attraverso la sua agenzia GestiFute ha la procura dei contratti di Cristiano Ronaldo, José Mourinho e Diego Costa, di tantissimi altri giocatori soprattutto portoghesi – consigliò al gruppo cinese Fosun, già detentore del 20% delle quote dell’agenzia del portoghese, di acquistare il Wolverhampton per una cifra piuttosto conveniente. Da quel momento al Molineux Stadium, il calciomercato in entrata e in uscita è stato praticamente gestito dall’agente di CR7, che ha deciso di riempire i Wolves di giocatori portoghesi.

L’ultimo arrivato è Fábio Silva, uno dei più interessanti prospetti del calcio lusitano, su cui sono stati investiti 40 milioni di euro – è diventato l’acquisto più caro nella storia del club – nonostante abbia alle spalle una sola stagione da professionista, nel Porto. Oltre a Fábio Silva e al manager Espírito Santo, oggi in rosa ci sono Rui Patrício, Roderick Miranda, Rúben Vinagre, Rúben Neves, João Moutinho, Vitinha, Diogo Jota, Daniel Podence e Pedro Neto; negli ultimi anni, sono passati dallo stadio Molineux anche Ivan Cavaleiro, e Helder Costa.

L’operazione fatta da adidas e dai Wolves per la stagione 2020/21 è in continuità con quella dello scorso anno, quando il terzo kit era di colore verde, ed era molto simile a quello della nazionale messicana. In molti hanno collegato questa scelta alla presenza in squadra dell’attaccante messicano Jiménez, in modo che il suo kit customizzato potesse avere grande mercato proprio nel suo Paese natale.

>

Leggi anche

Lifestyle
Giorgio Armani è stato il re dell’eleganza, ma anche uno dei più grandi innovatori nel rapporto tra moda e sport
Il grande stilista è stato proprietario dell'Olimpia Milano, disegnatore delle divise per le Nazionali italiane, partner di grandissimi campioni in tutte le discipline.
di Redazione Undici
Lifestyle
La terza maglia del Venezia celebra il concetto di unione e ci riporta indietro nel tempo, alla fine degli anni Novanta
Il design richiama quello di fine millennio, i colori sociali del club lagunare sono un richiamo all'identità e all'appartenenza.
di Redazione Undici
Lifestyle
adidas Superstar, un’icona che si rinnova con Moise Kean e Rose Villain
La nuova campagna del brand three stripes ha scelto due volti che raccontano perfettamente il rapporto sempre più stretto tra sport, musica e moda.
di Redazione Undici
Lifestyle
La seconda maglia della Roma celebra il dio Marte, la mitologia, l’anima della Città Eterna
Un fulmine su fondo arancione richiama l'energia primordiale che ha dato il via a una storia millenaria.
di Redazione Undici