Il 2020 pazzesco di Marcus Rashford

È arrivato anche un riconoscimento speciale nell'ambito del premio Sports Personality of the Year, conferito dalla BBC.

Per tutti i settori e gli aspetti della vita, il 2020 sarà ricordato come un anno anomalo. Anche lo sport non è sfuggito alle trasformazioni imposte dalla pandemia: tantissime manifestazioni sono state cancellate o comunque posposte, la fruizione degli eventi è cambiata, così come il modo di raccontare le gare, le partite, le performance individuali. Per un certo periodo, poi, l’assenza di competizioni vere ci ha fatto concentrare su quanto succedeva fuori dal campo. Anche lì abbiamo notato uno stravolgimento: se fino a pochissimo tempo fa, molti atleti – soprattutto i calciatori di stanza in Europa – preferivano non schierarsi su temi di grande significato sociopolitico, se facevano fatica ad andare oltre la loro figura professionale, ora la situazione è molto diversa. Le manifestazioni a sostegno di Black Lives Matter sono arrivate nello sport più conservatore del Vecchio Continente, ma il nuovo impegno e la nuova coscienza dei calciatori sono andati oltre la (sacrosanta) lotta al razzismo. Marcus Rashford è il simbolo di questa nuova tendenza, e non a caso la BBC ha deciso di premiarlo con un riconoscimento speciale nell’ambito dei premi per le Sports Personality of the Year.

Nell’articolo dedicato, si legge che l’attaccante del Manchester United «è stato scelto da un comitato di esperti per il suo lavoro di sensibilizzazione sulla povertà alimentare dei bambini nel Regno Unito. Rashford ha condotto con successo una campagna per il governo per estendere i pasti scolastici gratuiti durante la pandemia di Covid-19. Ciò ha consentito a circa 1,3 milioni di bambini in Inghilterra di richiedere buoni pasto scolastici gratuiti durante le vacanze estive, quando inizialmente il governo non aveva previsto questa estensione. Inoltre, a novembre il governo inglese ha annunciato lo stanziamento di oltre 400 milioni di sterline per sostenere i bambini poveri e le loro famiglie, sempre a seguito delle campagne organizzate da Rashford». Dunque il 2020 è stato un anno impegnativo ma particolarmente significativo, per Rashford: il premio conferitogli dalla BBC segue infatti la nomina a membro dell’Eccellentissimo Ordine dell’Impero Britannico, una delle più importanti onorificenze del Regno Unito; inoltre, l’attaccante dello United e della Nazionale inglese è stato insignito anche di un dottorato honoris causa dall’università di Manchester, risultando il personaggio più giovane di sempre ad aver ricevuto questo riconoscimento. La BBC ha annunciato la messa in onda di un documentario – intitolato Marcus Rashford: Feeding Britain’s Children – che racconta tutte le iniziative portate avanti da Rashford nell’ultimo anno, e ha sottolineato come la giuria del premio abbia concordato all’unanimità sul fatto che «il comportamento di Marcus meritasse un premio speciale, perché di solito la scelta della Sports Personality of the Year si basa su criteri sportivi, mentre lui si è distinto soprattutto fuori dal campo da gioco».

E proprio questo è il punto centrale della rivoluzione incarnata da Rashford: l’attaccante dello United non è solo un grandissimo calciatore – a partire dall’estate 2019 ha disputato 64 partite e ha segnato 34 gol con la maglia dei Red Devils – ma è anche un esempio da seguire per chi vuole essere – o diventare – un cittadino responsabile e socialmente impegnato. Undici ha celebrato questo cambiamento mettendo Rashford sulla copertina del suo ultimo numero, in uno scatto realizzato in collaborazione con Burberry; e poi l’attaccante inglese è stato individuato come simbolo di una nuova era, quella dei “bravi ragazzi del calcio” che stanno cambiando la percezione degli atleti professionisti: non più star che si esaltano solo in campo, ma leader politici positivi, ambasciatori di uguaglianza, di impegno umanitario. Nel giornale che trovate in edicola (qui il sommario), Rashford viene presentato e raccontato da James Horncastle, firma di Undici e di The Athletic; oltre alle foto scattate in collaborazione con Burberry, nella cover story ci sono gli screengrab del video “Ask Marcus”, organizzato dal brand inglese con alcuni ragazzi del centro giovanile Norbrook Youth Club.