Nessuno sa fare il mercato di gennaio meglio del Liverpool

Luis Díaz è solo l'ultimo grande acquisto invernale: prima di lui, i Reds hanno preso giocatori come Van Dijk, Coutinho e Suárez come colpi "di riparazione".
di Redazione Undici 21 Aprile 2022 alle 12:16

Il mercato di gennaio, a Liverpool, potrebbero non chiamarlo “di riparazione”. Nel corso degli anni, infatti, i Reds hanno dimostrato che anche la finestra invernale può essere un momento in cui potenziare la rosa con innesti di primissimo livello, con giocatori destinati a diventare dei veri e propri cardini della squadra. Anche quest’anno è andata così: Jürgen Klopp ha potuto accogliere a braccia aperte uno dei talenti più puri di Portogallo, quel Luis Díaz che è già riuscito a imporsi come titolare e a confinare in panchina due attaccanti niente male come Firmino e Diogo Jota. L’ex Porto ha accumulato cinque gol e tre assist in 17 gare (di cui 13 da titolare) tra Premier e Champions League, ma soprattutto ha mostrato di avere una grande intesa con Salah e Manè, come mostrato la compartecipazione nel gol perfetto segnato dal Liverpool contro il Manchester United.

L’investimento, insomma, sta pagando. E meno male, perché per strapparlo al Porto – una bottega sempre piuttosto cara – il Liverpool ha investito 45 milioni di euro. Ma la strategia del Liverpool va in questa direzione ormai da diversi anni, e infatti Díaz è solo il secondo calciatore più costoso arrivato ad Anfield Road durante il mercato invernale: al primo posto c’è Virgil van Dijk, arrivato nel 2018 per 85 milioni (dal Southampton) e oggi capitano e leader indiscusso della difesa di Klopp. In molti, a suo tempo, storsero il naso per via della cifra sborsata dai Reds, ma lo stesso Klopp ha sempre sostenuto quanto che l’acquisto del centrale olandese ha cambiato la storia del Liverpool: «La qualità ha un prezzo. Le auto sono così, e sono così anche i calciatori. Acquistare Virgil è stata una mossa intelligente, ne è valsa la pena. Forse ora la gente considera il suo acquisto addirittura economico!».

Evidentemente non è solo fortuna: gli acquisti di Van Dijk e Díaz, oltre che costosi, si sono rivelati giusti perché si tratta di calciatori profondamente affini con il calcio di Klopp, che evidentemente ha una comunicazione piuttosto proficua con gli osservatori del Liverpool. Che, a loro volta, sembrano essere storicamente specializzati negli acquisti invernali: anche prima di Klopp, infatti, alcuni colpi dei Reds nel mercato di gennaio si sono rivelati eccezionali. Per esempio quello relativo a Coutinho, arrivato nel 2013 dall’Inter; insieme a lui i Reds presero anche Sturridge, che nelle prime stagioni ad Anfield diede un buon contributo, prima di eclissarsi troppo in fretta; prima di loro, nel 2011, fu la volta di Luís Suárez, arrivato dall’Ajax per 10 milioni di euro. Anche in quell’occasione il Liverpool prese due attaccanti e anzi l’uruguagio era considerato l’acquisto “numero due” per costo e qualità, visto che dal Newcastle arrivò Andy Carroll per 41 milioni di euro. Sappiamo tutti com’è finita, per entrambi. Infine, ultimo salto indietro nel tempo: nelle sessioni invernali del 2006 e del 2007, gli osservatori del Liverpool portarono ad Anfield un mediano del West Ham, un terzino destro del Deportivo La Coruña e un difensore centrale dello Zenit, tutti sotto i 24 anni. Erano Javier Mascherano, Alvaro Arbeloa e Martin Skrtel, tutti destinati a fare la storia del club.

>

Leggi anche

Calcio
Anche se sembra assurdo, il campionato straniero più seguito in Brasile è la Bundesliga
C'entra il passato migratorio del Paese, ma soprattutto il nuovo piano di contratti televisivi che lega il calcio tedesco al pubblico verdeoro.
di Redazione Undici
Calcio
È bastata una partita contro il Barcellona in Copa del Rey per cambiare completamente la vita del Guadalajara, un club di terza divisione
Più dell'impatto emotivo pesa quello economico: riapertura della campagna abbonamenti, tribune aggiuntive nello stadio, merchandising da grandi occasioni. Così una singola partita può cambiare il bilancio delle piccole.
di Redazione Undici
Calcio
Da un giorno all’altro, Ola Aina è diventato un giocatore di culto
Da quando è arrivato al Nottingham Forest, l’ex esterno del Torino rappresenta un nuovo modello di calciatore: una figura genuina, capace di avvicinare i tifosi semplicemente attraverso l’ironia e la creatività. 
di Redazione Undici
Calcio
Per la Coppa d’Africa 2026 sono stati convocati oltre 30 giocatori nati nell’Île-de-France
Parigi e dintorni sono un bacino rigoglioso per tante Nazionali, non solo per la Francia.
di Redazione Undici