I numeri strabilianti di Antonio Conte al Tottenham

Gli Spurs sono stati completamente trasformati dal tecnico italiano.
di Redazione Undici 23 Maggio 2022 alle 11:59

Antonio Conte l’ha fatto di nuovo. Con la vittoria per 5-0 in casa del Norwich, l’allenatore pugliese è riuscito a portare il Tottenham in Champions League, dopo una rimonta clamorosa. Il 2 novembre 2021 – quando Conte è stato annunciato dagli Spurs – la squadra era nona in classifica e reduce da un 3-0 rifilatogli a domicilio dal Manchester United. L’allora tecnico Nuno Espirito Santo era stato cacciato dopo aver raccolto cinque vittorie e cinque sconfitte in dieci giornate di Premier League, tra cui i due pesanti ko subiti nei derby contro Chelsea (0-3) e Arsenal (3-1). Insomma, far rinascere il Tottenham era probabilmente la sfida più difficile della sua carriera.

Fin dal suo arrivo Conte ha puntato tutto sul campionato. Il Covid-19 lo ha estromesso dalla Conference League, è uscito in semifinale di Coppa di Lega, anche detta Carabao Cup, contro il Chelsea e ha abbandonato l’FA Cup al quinto turno per mano del sorprendente Middlesbrough, carnefice anche del Manchester United. L’obiettivo dichiarato di Conte e della dirigenza era infatti la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, una competizione da cui il Tottenham mancava dalla stagione 2019/20, quando gli Spurs furono eliminati agli ottavi di finale dal Lipsia. In panchina c’era José Mourinho, succeduto a Mauricio Pochettino, attuale allenatore del Paris Saint-Germain e capace l’anno prima di trascinare il Tottenham fino alla finale di Madrid, persa contro il Liverpool di Klopp. Ma i risultati di Mou furono deludenti, e il portoghese fu esonerato alla vigilia della finale di Carabao Cup, poi persa contro il Manchester City.

Già nell’estate 2021 si erano quindi intensificati i contatti con Antonio Conte, fresco vincitore del campionato ma ancora troppo coinvolto con i nerazzurri per dire sì al presidente Levy. Tre mesi dopo, l’arrivo di Conte ha cambiato le sorti del campionato del Tottenham, che da quel momento hanno raccolto 17 vittorie, cinque pareggi e sei sconfitte in Premier League. Il tecnico ha trasmesso mentalità e determinazione, come aveva promesso al suo arrivo.  Ha rivitalizzato Harry Kane, a un passo dal lasciare Londra in estate e ora di nuovo al centro dell’attacco Spurs, e ha fatto esplodere Heung-min Son, primo giocatore asiatico a vincere il titolo di capocannoniere in Inghilterra, traguardo condiviso con Mohamed Salah a quota 23 gol. A gennaio gli acquisti di Dejan Kulusevski e Rodrigo Bentancur dalla Juventus furono accolti con scetticismo da tifosi e analisti. Ma lo svedese in particolare è stato uno dei grandi protagonisti inattesi della seconda parte di stagione, con cinque gol e otto assist. La media gol è così salita da 0,9 a 2,1 a partita, mentre quella delle reti subite è scesa da 1,6 a 0,9. I numeri testimoniano lo straordinario lavoro di Antonio Conte, che alla fine ha terminato il campionato con una media di due punti a partita e la qualificazione alla prossima Champions League in tasca.

 

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