Highlights — Il gol di Olivier Giroud può farlo solo Olivier Giroud

Il tiro volante dell'attaccante francese contro lo Spezia è il nostro momento preferito della 13esima giornata di Serie A.

La cosa più difficile è decidere quale sia la cosa più difficile. Parlo di descrivere il gol di Olivier Giroud contro lo Spezia, che ho rivisto decine di volte, e ogni volta, per capirlo meglio, vorrei invece un’inquadratura in più. Sempre, quando vediamo un gesto tecnico di questo livello, troviamo due livelli di analisi: quella fisica e quella psicologica. Fisicamente quello che ci fa impressione è la coordinazione del corpo: l’atletismo che ci vuole per saltare con una gamba così in alto, staccando però anche l’altra da terra. E poi per mettere il corpo non perpendicolare rispetto al campo, ma quasi parallelo. Aspettare in sospensione, come se fosse un tiro all’indietro di Michael Jordan, fermando per mezzo secondo la gravità. E fare tutto questo a 36 anni, mentre sei braccato da due difensori, uno per parte. Straordinario. Forse, però, meno straordinario – seppure di poco – di arrivare a concepire un gesto del genere.

Giroud chiama il pallone sul secondo palo già quando vede Tonali, sulla trequarti, alzare la testa. Non vuole tagliare davanti al suo marcatore, ma vuole andargli alle spalle. Quindi lo spinge, e poi si butta in quel corridoio, dove c’è un’altra maglia Spezia a controllarlo. Hristov, che si era messo tra l’attaccante e la porta, prova ad andare di testa sul cross di Tonali, che sembra in realtà appena troppo sul portiere. Ma il pallone è invece laterale e lungo, e Giroud sa leggere perfettamente quei giri. Qui c’è un’enorme differenza, ed è quella tra Giroud e il suo difensore: il francese sa esattamente dove finirà quel pallone, ed è per questo che lo aspetta, che non si fa distrarre dal tentativo di intervento di Hristov, che ha già tutta la sequenza della coordinazione in testa.

Da tutte le angolazioni

Non lo diresti di Giroud, a vederlo, con quella faccia da modello di Calvin Klein, un po’ belloccio e un po’ tamarro, che è in realtà capace di colpi di genio del genere. E invece è tutta una carriera che non fa altro che gol splendidi, in rovesciata, cadendo, in acrobazia, e così via. Così come, quando si scherzava sulla semplicità di un Francesco Totti, non ci si immaginava che il 10 della Roma era in realtà uno dei calciatori più intelligenti del mondo, un architetto, costruttore di traiettorie, esperto di balistica.

È molto difficile, in realtà, capire e quindi descrivere un gesto del genere, perché è allo stesso tempo puro istinto a anche un’analisi balistica precisa e quasi scientifica, tipo intelligenza artificiale, di quale sia la soluzione migliore per fare gol da una posizione del genere. Non a tutti è dato avere un pensiero del genere. Il motivo per cui c’è solo Olivier Giroud a fare questi gol.