A 19 anni, Jamal Musiala è già uno dei calciatori più decisivi d’Europa

Lo dicono i numeri, ma anche le sensazioni: siamo di fronte a uno dei più grandi talenti di questa e della prossima generazione.

Quando è comparso sulla scena, all’inizio del 2021, Jamal Musiala era già considerato un predestinato. Ovvero, letteralmente, un giocatore che ha dato fin da subito, fin dalla sua prima manifestazione, la sensazione di poter diventare un fuoriclasse, un talento generazionale. Da allora, Jamal e il Bayern Monaco non hanno fatto altro che coltivare questo futuro così radioso: come Flick prima di lui, anche Nagelsmann ha continuato a dare spazio al ragazzo nato a Stoccarda da padre anglo-nigeriano e madre tedesca, a farlo muovere tra campo e panchina in Bundes ma anche in Champions League, in modo che potesse acquisire le conoscenze e l’esperienza adatta per diventare leader di una delle squadre più forti del mondo. Il processo è andato a buon fine, si può dire senza timori di essere smentiti: in questo avvio di stagione, Jamal Musiala ha accumulato dei numeri pazzeschi, che lo rendono uno dei giocatori più decisivi d’Europa in senso assoluto, non solo nella sua fascia d’età. Se consideriamo solo i suoi coetanei, come ha fatto Transfermarkt in questa grafica, è evidente che siamo di fronte a un alieno: tra gol e assist, da agosto a oggi, Musiala ha messo insieme 20 eventi decisivi, per la precisione si tratta di 12 gol e otto assist in 1309 minuti di gioco complessivi in tutte le competizioni. Basta fare una semplice divisione per rendersi conto che il talento del Bayern Monaco segna o manda in porta un suo compagno ogni 65 minuti di calcio giocato.

Giusto per chiarire le distanze: al secondo posto e al terzo posto nella classifica degli Under 20 più decisivi ci sono Moukoko del Borussia Dortmund e Hojlund dell’Atalanta: il primo è a quota sei gol e sei assist in 1100 minuti di gioco, il secondo arriva a sette gol e quattro assist, ma considerando anche le prime gare della stagione giocate nello Sturm Graz, in un contesto troppo diverso da quello del Bayern Monaco per fare un paragone. E allora Musiala è già su un altro livello, ma in fondo basta vedere i suoi video-skills per rendersene conto: parliamo di un tuttocampista offensivo che non ha confini, che gioca benissimo in qualsiasi posizione esterna o centrale, che ha letture e movimenti da numero dieci ma sa anche attaccare il fondo campo, che occupa o aggredisce l’area come un centravanti ma sa anche servire l’ultimo passaggio. Nel nuovo Bayern senza una prima punta vera, almeno fino all’exploit di Choupo-Moting, un calciatore del genere è fondamentale. È un protagonista assoluto.

I numeri di Musiala, come detto, sono mostruosi anche se espandiamo l’analisi a tutti i grandi calciatori nelle leghe top in Europa, non solo a quelli che hanno meno di vent’anni: i suoi 20 gol+assist non sono così lontani dai 26 di Messi (12+14) o di Haaland (23+3), o dai 27 di Neymar (15+12). Sì, esatto: Musiala è già nell’élite dei giocatori più determinanti del panorama internazionale, e ora potrà dimostrarlo anche ai Mondiali. Anzi, dovrà farlo, visto che il suo score con la Germania – la sua scelta di rappresentare il Paese in cui è nato è arrivata al termine di lunghe riflessioni anche politiche, legate a Brexit – è umano per non dire sotto gli standard – finora ha segnato solo una volta in 17 apparizioni complessive. Certo, va anche detto che solo in sei di queste partite ha giocato da titolare, ma questo non gli ha impedito di diventare il marcatore più giovane della Mannschaft dai tempi di Marius Hiller, che ha smesso di giocare a calcio nel 1925. Insomma, anche in questo aspetto Musiala ha già fatto la storia. E promette ancora di farla, visto che la sua carriera è appena all’inizio: compirà vent’anni soltanto a febbraio prossimo.