Antonio Adán è diventato l’incubo dei giocatori dell’Arsenal

Il portiere dello Sporting ha parato l'impossibile nel doppio confronto con i Gunners in Europa League.

Quando una partita a eliminazione diretta viene decisa ai rigori e dalla/e parata/e di un portiere, il portiere in questione diventa automaticamente un eroe. È inevitabile, vista l’epica profondissima della lotteria finale, le statistiche sul numero di rigori sventati dai portieri, l’emotività di certi momenti. Poi ci sono delle partite in cui il suddetto portiere-eroe è ancora più eroico, per esempio la finale dei Mondiali 2022 in cui Dibu Martínez ha tolto un gol già fatto a Kolo Muani e poi si è esaltato anche durante i penalty decisivi. Un’altra gara del genere è stata quella tra Arsenal e Sporting Lisbona, ottavi di finale di Europa League 2022/23: sia all’andata che al ritorno, infatti Antonio Adán – il portiere dello Sporting – ha sfoderato una serie di interventi incredibili, determinanti, e poi ha anche parato l’unico rigore sbagliato di tutta la serie finale. Quello calciato da Gabriel Martinelli.

Ma andiamo con ordine, partendo dalla gara d’andata giocata all’Alvalade una settimana fa: è finita 2-2, ma le parate decisive di Adán sono state almeno tre, su un totale di sei. Persino la Uefa, con un video pubblicato sui suoi canali social ufficiali, ha celebrato la grande prestazione dell’estremo difensore spagnolo. Nel montaggio ci sono i tre interventi a cui abbiamo fatto riferimento, uno su azione d’angolo conclusa da Xhaka, un’uscita sui piedi di Gabriel Martinelli lanciato a rete e una deviazione con colpo di reni dopo un colpo di testa a botta sicura di Nelson. Soprattutto quest’ultima parata ha fatto mettere le mani nei capelli a Nelson e a diversi giocatori dell’Arsenal: la conclusione di Nelson era velocissima e soprattutto alta, era destinata a infilarsi pochi millimetri sotto la traversa se non addirittura a toccarla, la traversa. E invece Adán è stato velocissimo a saltare – anzi: a esplodere – sulle gambe e a smanacciare la sfera in angolo.

Nel match di ritorno all’Emirates, Adán ha fatto ancora meglio, se possibile. E il rigore decisivo, tirato piuttosto male da Martinelli, c’entra pochissimo: l’1-1 maturato al termine dei supplementari è marchiato a fuoco dal portiere spagnolo, autore di sette interventi tutti decisivi. Anche stavolta alcune delle sue parate sono state celebrate dalla Uefa con un montaggio pubblicato sui social, per esempio ce n’è una in uscita su Trossard che ha del paranormale, anche perché la palla bacia il palo dopo essere stata toccata dal portiere spagnolo; poi c’è un tiro rasoterra di Gabriel Jesus deviato con la punta delle dita, dopo una velocissima discesa sulle gambe, fino a impattare il terreno di gioco. E poi c’è l’intervento più spettacolare, una specie di miracolo, anche perché Adán compie questa parata quando mancano solamente tre minuti alla fine dei supplementari: calcio di punizione dalla sinistra, palla in area e perfetto stacco di Gabriel Magalhães, che incrocia la traiettoria sul secondo palo; sulla sua strada verso la rete, però, il pallone trova la mano destra di Adán, proteso in un volo plastico ma al tempo stesso esplosivo. Il portiere spagnolo devia il pallone in alto, e poi viene sommerso dall’abbraccio di tutti i compagni. Un abbraccio di gruppo a dir poco meritato.

Da vedere e rivedere

Per il 36enne Adán, questo doppio confronto vale una rivincita importante. La sua storia, infatti, è un continuo saliscendi: prodotto della cantera del Real Madrid e riserva di Iker Casillas negli anni di Mourinho, è rimasto svincolato ed è passato anche per l’Italia, due presenze in Serie A col Cagliari nella stagione 2013/14. Dopo si è trasferito al Betis, dove ha trovato continuità, prima di tornare a fare il dodicesimo a Madrid, stavolta con l’Atlético. Da tre anni è allo Sporting ed è titolare inamovibile, ma nel corso di questa stagione aveva vissuto una notte davvero da incubo: in Champions, contro il Marsiglia, aveva compiuto una serie di errori grossolani che avevano condannato la squadra di Rubén Amorím alla sconfitta. La sua prestazione contro l’OM è stata talmente negativa che The Athletic partì proprio da Adán e dalla sua notte da incubo per raccontare come dovrebbero fare, i portieri, a superare una partita completamente sbagliata. Tutto questo è accaduto a ottobre, pochi mesi fa. Lo Sporting è stato eliminato dalla Champions, ma Adán ha finalmente vissuto la sua redenzione. E ora affronterà la Juventus nei quarti di finale.