Ange Postecoglou è il primo manager della Premier League che non è nato in Europa o in America

Il nuovo allenatore del Tottenham è australiano, e anche questo è un fatto storico.

Il Tottenham ha vissuto una stagione tutt’altro che memorabile, chiusa all’ottavo posto della classifica di Premier League: un risultato che terrà gli Spurs fuori dall’Europa per la prima volta in 13 anni. La confusione in campo e a livello societario è davvero evidente, lo dimostrano i tre cambi in panchina nel corso dell’ultimo anno: gli Spurs sono stati guidati dalla prima alla 28esima giornata da Antonio Conte, dalla 29esima alla 32esima dal suo vice Cristian Stellini e infine hanno concluso il campionato sotto la gestione di Ryan Mason. La nomina come allenatore del Tottenham dell’ex centrocampista inglese, però, era stata solo una soluzione ad interim, per concludere la Premier League in attesa della nomina di un nuovo tecnico per la prossima stagione. E ora abbiamo il nome del nuovo manager: si tratta di Ange Postecoglou, allenatore australiano che ha passato la maggior parte della sua carriera in patria e solo due anni fa è approdato in Europa, per guidare il Celtic. Proprio le due stagioni in Scozia hanno convinto gli Spurs: Postecoglou ha vinto infatti cinque dei sei trofei domestici – Premiership, FA Cup e League Cup – messi in palio dal 2021 a oggi.

L’arrivo di Postecoglou – che ha lavorato anche in Giappone, in Grecia e ha allenato la Nazionale australiana – al Tottenham è un evento storico per il suo Paese, visto che si tratta del primo allenatore australiano assunto in una squadra della prima divisione inglese. Prima di lui, se guardiamo alle cinque leghe top, c’era riuscito solo Patrick Kisnorbo, alla guida del Troyes in questa stagione. La nomina di Postecoglou abbatte anche un altro confine: per la prima volta nella storia, infatti, un manager di un club di Premier League non è nato in Europa o in America.

In realtà la tradizione degli allenatori stranieri in Inghilterra è davvero recentissima: fino al 1990, infatti, nessun manager con nazionalità non britannica aveva mai guidato una squadra iscritta a quella che allora si chiamava First Division – la nuova nomenclatura risale al 1992. Il primo fu Jozef  Venglos, della Repubblica Ceca, assunto dall’Aston Villa. In seguito sarebbero arrivati Ossie Ardiles, Arsène Wenger e tanti altri allenatori stranieri, anche provenienti da Paesi privi di una grande tradizione calcistica: tra le 22 bandierine messe sul planisfero, le più “strane” sono quelle della Giamaica – Darren Moore ha allenato il West Bromwich Albion nel 2018/19 – e di Israele, che geograficamente si trova in Asia ma è calcisticamente europeo – ovviamente il tecnico in questione è Avram Grant. Se guardiamo alla pura distanza geografica, i manager di Premier League venuti più da lontano sono stati quelli sudamericani: quattro argentini, tra cui Mauricio Pochettino e Marcelo Bielsa, il cileno Manuel Pellegrini, il brasiliano Luiz Felipe Scolari e l’uruguayano Gustavo Poyet. Sono stati tutti superati, e di molto, da Postecoglou.