Emerson Palmieri vince un trofeo internazionale ogni 22 partite giocate

La Conference League ha completato la sua collezione di coppe.
di Redazione Undici 09 Giugno 2023 alle 15:24

Emerson Pamieri è stato giustamente celebrato come primo giocatore dell’era contemporanea a vincere tutti i trofei UEFA senior, quelli per club e quelli per rappresentative nazionali. Il nuovo record è stato centrato poche ore fa: il West Ham di Emerson ha battuto la Fiorentina in finale di Conference League, e così il terzino brasiliano ha completato una collezione che comprendeva già la Champions League 2021 (vinta con il Chelsea), l’Europa League 2019 (Chelsea), la Supercoppa Europea 2021 (Chelsea) e l’Europeo conquistato nel 2021 con la Nazionale italiana. Nella storia del calcio europeo, c’è un solo precedente: quello di Arnold Mühren, che a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta ha vinto la Coppa dei Campioni, la Coppa UEFA, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Europea a livello di club, con Ajax e Ipswich Town, più l’Europeo del 1988 con la Nazionale olandese.

Ora, però, è il momento di andare oltre questa statistica. Come? Analizzando il reale contributo offerto da Emerson Palmieri a queste vittorie. In questo senso, se vogliamo, i dati sono ancora più incredibili: Emerson Palmieri, infatti, si è trasferito al Chelsea a gennaio 2018, e con i Blues ha disputato soltanto 71 partite in tre stagioni e mezza; aggiungendo le 34 col West Ham, fanno 105. Basta fare una semplice divisione per rendersi conto che il terzino italo-brasiliano ha vinto un trofeo internazionale ogni 26 partite disputate. Una cifra che scende ancora se sommiamo le nove presenze sommate tra qualificazioni e fase finale di Euro 2020: 114 gare ufficiali per vincere cinque trofei internazionali, uno ogni 22 partite.

Più andiamo in profondità, più i numeri diventano assurdi: di queste 114 gare ufficiali, Emerson Palmieri ne ha disputate 90 da titolare, di cui solo quattro in Champions League, 39 in Premier League e tre nella fase finale degli Europei. Insomma, non è mai stato davvero titolare – inteso come prima scelta assoluta – e quindi protagonista nelle squadre in cui ha giocato. Certo, va detto che si è fatto sempre trovare pronto: agli Europei ha dovuto sostituire l’infortunato Spinazzola durante la sfida al Belgio nei quarti di finale, e poi ha giocato dal primo minuto la semifinale e la finale di Wembley. Nella finale di Conference, poi, è stato titolare e ha giocato tutti i 90 minuti – dopo aver saltato, però, entrambe le gare di semifinale. Insomma, se avete bisogno di un terzino sinistro di buon livello e che porta pure una discreta fortuna, sapete a chi rivolgervi.

>

Leggi anche

Calcio
La Scozia che torna ai Mondiali è una squadra che guarda molto ai giocatori inglesi, e viceversa, ma solo ad alcune condizioni
E la prima delle condizioni, dice il ct, dev'essere la motivazione: la Scozia ora fa sul serio e non ha nessuna intenzione di essere una seconda scelta rispetto alla Nazionale rivale.
di Redazione Undici
Calcio
La maglia più venduta nel 2025 non è quella di Messi né quella di Ronaldo: è quella di Lamine Yamal
L'enfant prodige del Barça non avrà ancora vinto il Pallone d'Oro, ma in quanto a marketing è già davanti ai più grandi al mondo.
di Redazione Undici
Calcio
La nuova invenzione di Guardiola è Matheus Nunes, che prima faceva anche il trequartista e adesso fa il terzino destro
Un'idea nata dall'esigenza, ma che il portoghese ormai interpreta alla perfezione. Grazie alla lungimiranza del suo straordinario allenatore.
di Redazione Undici
Calcio
In Grecia ho aperto la mente, ma Milano sarà per sempre casa mia: intervista a Davide Calabria
L'ex capitano rossonero ci ha aperto le finestre sul suo ultimo anno: dall'addio al Milan alla parentesi con il Bologna, fino alla ripartenza con il Panathinaikos di Rafa Benítez.
di Jacopo Morelli