Novak Djokovic non sta vivendo una stagione da dominatore assoluto come accaduto più volte in passato. Dall’inizio dell’anno, infatti, in diversi tornei il tennista serbo ha subito sconfitte francamente inattese, vedi quella contro Musetti agli ottavi di finale del Masters 1000 di Monte Carlo o quella contro Rune in semifinale agli Internazionali di Roma. Quando conta, vale a dire quando si giocano i tornei del Grande Slam, Novak Djokovic è rimasto il cannibale di sempre. L’ha dimostrato ancora una volta a Parigi, sul rosso del Roland Garros: grazie alla vittoria su Ruud nella finale disputatasi sul Court Philippe Chatrier, il tennista serbo ha vinto il suo 23esimo titolo dello Slam, diventando primatista assoluto nel tennis maschile. Rafa Nadal è “fermo” a quota 22, mentre Roger Federer resterà per sempre a quota 20. Se ampliamo il dato anche alla classifica femminile, Djokovic ha appaiato Serena Williams, a un solo trionfo di distanza dalla leggendaria Margaret Court – che ha vinto 24 tornei, di cui però 13 in era amatoriale.
Quello relativo al numero di Slam vinti non è l’unico record battuto da Djokovic dopo la vittoria al Roland Garros: in primo luogo, infatti, il tennista serbo diventato il primo giocatore della storia a vincere almeno tre volte tutti e quattro i tornei tornei più prestigiosi in assoluto; Nadal non è mai andato oltre i due successi all’Australian Open e a Wimbledon, Federer ha trionfato solo una volta al Roland Garros, Sampras non ha mai vinto a Parigi e Roy Emerson ha vinto solo due volte a Melbourne, a Wimbledon e a Parigi. A Parigi, Djokovic ha ritoccato anche il record delle finali disputate nei tornei dello Slam, almeno sette: ne ha giocate e vinte dieci all’Australian Open, sette al Roland Garros con tre successi, otto a Wimbledon con sette vittorie e nove agli US Open, portando a casa il trofeo per tre volte. In totale, dunque, sono 34 le finali raggiunge da Nole. Il dato più impressionante riguarda la percentuale rispetto alle effettive partecipazioni ai tornei dello Slam: 48,6%, praticamente una finale ogni due tornei disputate. Meglio di lui, nella storia del tennis, ha fatto solo Björn Borg (57,1% di finali), solo che il campione svedese ha raggiunto questa quota in sette anni, mentre la prima finale di Djokovic in uno Slam risale al 2007.
Questi numeri fanno capire come sconfiggere Djokovic in un torneo di un Grande Slam sia una vera e propria impresa. Non a caso il serbo ha perso solo 47 partite in vent’anni di carriera e 395 partite disputate tra Melbourne, Parigi, Londra e New York. Da quando ha vinto per la prima volta a Melbourne, nel 2008, ha chiuso solo tre stagioni senza aver vinto neanche un titolo dello Slam: la prima volta nel 2009, quando Djokovic si fermò ai quarti dell’Asutralian Open, al terzo turno del Roland Garros, ai quarti a Wimbledon e in semifinale agli US Open; nel 2010, invece, si fermò ai quarti a Melbourne e a Parigi, in semifinale a Londra e in finale a New York. Per vedere una terza stagione senza Slam, bisogna arrivare fino al 2017: sei anni fa, Djokovic uscì al secondo turno in Australia, in semifinale a Parigi, ai quarti a Wimbledon e non partecipò per infortunio agli US Open.