Anche se sembra impossibile, a Miami c’è qualcuno che non è felice dell’arrivo di Messi

Si tratta di Rodolfo Pizarro, che dovrà lasciare l'Inter Miami per far spazio a Leo.

L’approdo di Lionel Messi all’Inter Miami è, inevitabilmente, una delle storie più importanti di questo mercato 2023: il fuoriclasse argentino ha firmato un contratto fino al 2025, con opzione per il 2026, e il suo stipendio annuo che raggiungerà una cifra tra i 50 e i 60 milioni di dollari. Il suo arrivo in MLS ha già travolto la Florida, tutti gli Stati Uniti, l’universo dei social: il profilo Instagram dell’Inter Miami, per dire, è passato dall’avere 1,1 milioni di follower a raggiungere oltre 8 milioni di seguaci: in sole 24 ore, tra il giorno dell’annuncio dell’arrivo di Messi e quello successivo, l’incremento è stato superiore si 4 milioni di followers. Tantissimi tifosi, poi, si sono riversati presso gli store fisici o online dell’Inter Miami per compare una maglia di Messi, facendo segnare aumenti esponenziali nelle vendite: secondo alcune stime l’arrivo di Messi porterà alla vendita di oltre 2 milioni di magliette, per ricavi stimati intorno ai 300 milioni di euro. Insomma negli Stati Uniti si è scatenata una vera e propria Messi-mania e tutti sembrano – giustamente – entusiasti di accoglierlo a Miami, nella MLS. Tutti tranne uno: Rodolfo Pizarro, trequartista messicano dell’Inter Miami.

Pizarro è arrivato in Florida nel 2020, ed è uno dei Designated Player della squadra che ha acquistato Messi. Ma che cos’è, precisamente, un Designated Player? Bisogna fare una piccola digressione storica: dall’arrivo di David Beckham ai Los Angeles Galaxy, nel 2007, la MLS ha introdotto la Designated Player Rule, una regola per cui ogni franchigia può avere tre giocatori con uno stipendio fuori dai limiti imposti dal salary cap. Al momento i tre DP dell’Inter Miami sono l’attaccante venezuelano Josef Martínez, il centrocampista brasiliano Gregore de Magalhães da Silva e, appunto, Pizarro. Per fare spazio a Lionel Messi e al suo elevatissimo stipendio, l’Inter Miami pare aver deciso di sacrificare proprio lui, che dunque dovrà lasciare il club della Florida nonostante il suo contratto sia ancora valido per un anno. La scelta del club è ricaduta su Pizarro per motivazioni essenzialmente economiche: almeno fino all’arrivo di Messi, Pizarro resta il giocatore più pagato nella rosa dell’Inter Miami, e anche se il suo stipendio non è neanche lontanamente paragonabile a quello di Messi – 3,35 milioni di dollari a stagione – la dirigenza pare orientata a tagliare il più possibile le spese. In realtà la scelta ha anche delle basi tecniche: dopo un buon inizio nelle prime due stagioni in Florida, il rendimento di Pizarro è calato sensibilmente; non a caso, viene da dire, è stato ceduto in prestito – ai messicani del Monterrey – nel 2022 e nella regular season in corso è ancora fermo a zero gol. Il singolo assist servito in 12 partite, è evidente, non può reggere il confronto con Messi. Anche se Messi, per il momento, è ancora solo un’idea, un ologramma che aleggia su South Beach e sul resto della città.

Rodolfo Pizarro naturalmente non ha preso bene la scelta dell’Inter Miami, e ha criticato anche la politica dei trasferimenti della MLS: «Ho un contratto e non sapevo di poter essere scambiato in qualsiasi momento. È un po’ strana, come situazione. Penso che quello americano sia l’unico campionato al mondo che permette ai club di fare questo». Anche il nuovo allenatore dell’Inter Miami, Gerardo Tata Martino, ha parlato della situazione legata a Pizarro, che ha allenato durante la sua esperienza da commissario tecnico del Messico: «Conosco la situazione che coinvolge Pizarro. In ogni scelta ci sono motivazioni sportive e più strategiche, legate anche al futuro del club. Credo la scelta dell’Inter Miami sia più legata a questa seconda ragione». Almeno un giorno Pizarro potrà dire di aver fatto spazio a Leo Messi, non a uno dei tanti.