Sono più di dieci anni che la Spagna domina gli Europei Under 21

Tre titoli conquistati e tantissimi talenti lanciati nel grande calcio.

Nella vita, sembra una frase fatta ma non lo è, ci sono pochissime certezze. Nel calcio ce ne sono ancora di meno. Una di queste, però, riguarda il rapporto tra la Spagna e gli Europei Under 21. Lo dimostra l’ennesimo torneo bellissimo disputato dalla Rojita in Romania e Georgia: dopo aver chiuso in prima posizione il proprio girone, la Nazionale guidata da Santiago Denia – erede di José de la Fuente, che nel frattempo è stato promosso a ct della Nazionale senior –  ha battuto 2-1 la Svizzera ai quarti di finale e ha stravinto per 5-1 la semifinale contro l’Ucraina, tra l’altro dopo esser passata in svantaggio. Ora gli spagnoli giocheranno la finale, questa volta contro l’Inghilterra. Perché scriviamo “questa volta”? Semplice: negli ultimi dodici anni, come detto prima, la Spagna è stata sempre una delle grandi protagoniste del torneo giovanile più importante d’Europa. Lo dicono i numeri: quella del 2023 è la quinta finale raggiunta dalla Rojita nelle ultime sette edizioni del torneo; a questi successi va aggiunta anche la semifinale raggiunta due anni fa. L’ unico anno nero per l’Under 21 spagnola è stato il 2015: fu eliminata agli spareggi di qualificazione dalla Serbia, e quindi non raggiunse la fase finale.

Come detto, il ciclo di successi spagnolo a livello Under 21 nel 2011, in Danimarca: la nazionale iberica vinse il titolo battendo in finale la Svizzera per 2-0, grazie ai gol di due ragazzi che avrebbero fatto una grande carriera, vale a dire Ander Herrera e Thiago Alcántara. Due anni dopo arrivò un altro successo, nell’edizione giocata in Israele: in quel caso la Spagna sconfisse in finale l’Italia per 4-2, e i protagonisti del match furono ancora Thiago Alcántara, autore di una tripletta, e Isco, autore del quarto gol spagnolo; per gli Azzurrini andarono a segno Ciro Immobile e Fabio Borini. Nel 2015, come già accennato, la Spagna non riuscì a qualificarsi, ma nel 2017 tornò protagonista: gli spagnoli arrivarono fino in finale, ma persero 1-0 contro la Germania. Due anni dopo, altro giro e altra corsa: nell’Europeo ospitato dall’Italia, la Spagna perse la gara d’esordio contro gli Azzurri ma poi portò a casa il primo posto nel girone e infine la coppa, prendendosi la rivincita in finale contro la Germania. Il 2-1 finale fu firmato da Fabián Ruiz e Dani Olmo. Due anni fa, infine, lo stop in semifinale è arrivato per mano del Portogallo. 

Amarcord: Spagna-Italia 3-1, Europei Under 21 del 2017

Grande merito di questi ripetuti successi vanno sicuramente alla Federazione spagnola, alle sue floride accademie giovanili e a quelle dei club. Dal 2011 in poi, infatti, la Spagna ha potuto contare su un elevatissimo numero talenti entrati poi in pianta stabile nelle rose dei più importanti club europei e, ovviamente, della Nazionale maggiore. Nel 2011, per esempio, Juan Mata fu nominato miglior giocatore del torneo e nella rosa spagnola figuravano anche César Azpilicueta, Thiago Alcántara, David de Gea e Iker Muniain; nella squadra vittoriosa del 2013 c’erano Nacho, Koke, Morata, Carvajal e Isco; in quella che arrivò fino in fondo nel 2017 si misero in mostra Kepa, Asensio, Rodri, Williams e Saúl; nel 2019, infine, i migliori furono il portiere Unai Simón e poi  Fabián Ruiz, Dani Olmo, Dani Ceballos, Mikel Oyarzabal. In virtù di tutto questo, forse è bene segnarsi i nomi dei protagonisti della Rojita 2023, e non importa se alla fine arriverà il sesto titolo continentale: Sergio Goméz, già di proprietà del Man City; Oihan Sancet, prodotto del vivaio dell’Athletic Club; Abel Ruiz, centravanti che gioca in Portogallo, nel Braga; Juan Miranda, terzino sinistro del Betis Siviglia.