Ma i giocatori che vanno in Arabia Saudita, esattamente, in quali squadre stanno andando?

Una piccola guida per orientarsi nel mercato senza freni della Saudi Pro League.

“L’Arabia Saudita tenta giocatore X”, “i sauditi offrono Ncento milioni all’anno per XX”, “offerta megagalattica arrivata dall’Arabia per XXX”. Sono settimane che leggiamo e metabolizziamo titoli del genere, e sono settimane che molti di questi calciatori X sono passati dai titoli ai fatti, accettando le incredibili proposte effettivamente arrivate dall’Arabia Saudita. Certo, negli articoli titolati in questo modo vengono chiariti i dettagli, si dice quali squadre hanno effettivamente presentato una certa proposta. Ma quanti di voi sanno quali club hanno comprato i giocatori che hanno lasciato l’Europa? Non è che stiamo trattando l’Arabia Saudita come una massa informe da cui poi vengono fuori delle rose costruite più o meno come si fa al fantacalcio, solo senza limiti di spesa?

Forse sì, per noi occidentali una squadra saudita vale l’altra. Quando, ovviamente, non è così. Ma va detto anche che è la stessa Arabia Saudita a spingerci in una certa direzione, cioè a considerare l’Al-Ittihad come l’Al-Nassr, l’Al-Hilal come l’Al-Ettifaq. Il progetto della famiglia reale, infatti, è basato proprio su un concetto di multiproprietà mai visto prima: qualche settimana fa, infatti, il fondo statale PIF (Public Investiment Fund) ha annunciato l’acquisizione delle quote di maggioranza delle quattro squadre più blasonate e più seguite della Saudi Pro League, vale a dire Al-Ittihad, Al-Ahli, Al-Nassr e Al-Hilal. A questo link potete approfondire gli aspetti più interessanti – e anche più controversi – di questo piano per dominare il calcio, le sue enormi implicazioni economiche e geopolitiche. Ora, però, torniamo a noi. E parliamo di questa emigrazione calcistica come se l’Arabia Saudita seguisse il modello europeo, con club che lavorano e assemblano le proprie rose in autonomia. Da qui la domanda: chi sta comprando chi? Oppure, per dirla in maniera più chiara: ma i giocatori che vanno in Arabia, esattamente, in quali squadre stanno andando?

Cominciamo proprio dalle quattro squadre controllate dal fondo PIF, che – toh! – sono anche le più attive sul mercato: l’Al-Nassr è stata la squadra apripista, a gennaio ha comprato Cristiano Ronaldo e da pochi giorni ha preso Marcelo Brozovic, Seko Fofana e il difensore ex Inter Alex Telles, nelle ultime due stagioni al Siviglia; da qualche giorno, poi, si parla anche di un possibile acquisto di Sadio Mané, ormai fuori dal progetto del Bayern Monaco. Con questa campagna di rafforzamento, l’obiettivo non può essere che tornare in vetta alla Saudi Pro League: l’Al-Nassr ha vinto la Saudi Pro Legaue nove volte nella sua storia, ma l’ultima  risale alla stagione 2018/19. Nella scorsa stagione, nonostante l’arrivo di Ronaldo, la squadra ha chiuso al secondo posto in classifica a cinque punti dall’Al-Ittihad. Proprio il club di Gedda, tornato in vetta al campionato dopo dieci anni di digiuno, ha perso Karim Benzema dal Real Madrid, N’golo Kanté dal Chelsea e Jota dal Celtic Glasgow. Un altro obiettivo del club campione in carica sembra essere Fabinho, anzi il suo trasferimento sembrava praticamente certo. Poi, però, un problema con i suoi cani ha messo in stand-by l’operazione.

Poi c’è l’Al-Ahli, che ha preso dall’Europa Edouard Mendy (dal Chelsea) e Roberto Firmino (dal Liverpool, ma nel frattempo il suo contratto era scaduto). Secondo le ultime notizie di mercato, anche Riyad Mahrez del Manchester City e Saint-Maximin del Newcastle sarebbero in trattativa per trasferirsi al club di Gedda, reduce dal primo campionato di seconda divisione della sua storia dopo l’incredibile retrocessione del 2022. Queste disavventure non hanno cancellato il blasone del club, che resta uno dei più amati del Paese e sta facendo grandi investimenti per tornare subito grande. Infine, ma solo se guardiamo alla galassia-PIF, c’è l’Al-Hilal: i nuovi acquisti rispondono ai nomi di Sergej Milinkovic-Savic (ex Lazio), Kalidou Koulibaly (Chelsea), Ruben Neves (Wolerhampton) e Malcom (Zenit). Visto che alla nuova collezione manca una prima punta, sempre stando alle notizie degli ultimi giorni, l’Al-Ahli sarebbe vicinissimo a un accordo con Mitrovic (attualmente al Fulham) e starebbe valutando di presentare un’offerta di 200 milioni per Victor Osimhen, centravanti del Napoli e capocannoniere in carica della Serie A.

Come se non bastasse, c’è anche l’Al-Ettifaq: il club di Dammam non fa parte della galassia-PIF e si può dire che non rientri nella cerchia di top club dell’Arabia Saudita, visto che ha vinto solo due campionati, entrambi negli anni Ottanta, e la scorsa stagione ha chiuso la Saudi Pro League in settima posizione. La proprietà, però, è ovviamente molto ricca e ambiziosa. Ed è per questo che ha già annunciato gli arrivi di Jordan Henderson, Moussa Dembélé e di un nuovo tecnico dal nome abbastanza significativo: Steven Gerrard. Ah, giusto. Non dimentichiamo gli allenatori. Oltre a Gerrard, infatti, anche altri tecnici con una buona o grande carriera in Europa si sono trasferiti in Arabia Saudita: si tratta di Jorge Jesus (Al-Hilal), Luís Castro (Al-Nassr), Slaven Bilic (Al-Fateh) e Nuno Espírito Santo, campione in carica con l’Al-Ittihad. Toccherà a loro mettere insieme qualcosa di credibile con tutti questi grandi nuovi acquisti. Non sarà facile.