Un anno fa, proprio di questi tempi, il mondo ha assistito alla rivelazione di Mathys Tel, attaccante francese di 17 anni acquistato dal Bayern Monaco dopo dieci partite da pro con il Rennes. Quindi a scatola praticamente chiusa. Oggi, un anno dopo, Tel è un attaccante di 18 anni che non ha ancora esordito con la Nazionale Under 21 francese, ma che continua a fiorire e prosperare in uno dei club più importanti e ambiziosi al mondo. E il suo impatto e quindi la sua importanza crescono sempre di più, nonostante – com’è ovvio che sia, visto che parliamo di un 18enne – il Bayern non ne abbia fatto il proprio centro di gravità. In questo senso, il suo inizio di stagione è stato sfolgorante: gli sono bastati 54 minuti in campo, spalmati su quattro partite di Bundesliga, per trovare due gol e un assist decisivo. Stessa musica anche in Champions League: è entrato per giocare negli ultimi tre minuti contro il Manchester United e ha segnato il gol del 4-2, quello che ha chiuso la partita per la squadra di Tuchel – anche se poi lo United avrebbe segnato il 4-3 proprio negli ultimi secondi di recupero. Di questo passo, supererà tra pochissime settimane lo score della scorsa stagione, sei reti in 600 minuti di gioco.
Proprio il gol contro lo United ha stuzzicato la fantasia dei tifosi. E anche degli analisti. Al punto che l’edizione sportiva di Le Parisien l’ha definito «una giocata che non ha nulla da invidiare a quelle di Karim Benzema». I giornalisti tendono sempre a esagerare, si sa. Ma in effetti stiamo parlando di un gol, come dire, piuttosto interessante. Proprio perché a realizzarlo è stato un ragazzino – si può dire tranquillamente – di 18 anni e mezzo alla sua quinta apparizione in Champions League, L’eccezionalità di Tel sta proprio nella – apparente? – tranquillità con cui si inserisce alle spalle della difesa avversaria, con cui controlla il pallone usando la coscia, per poi scaricarlo in rete. Tutto col destro, tutto in pochi istanti:
Il primo gol di Tel in Champions League
Dopo la partita, Thomas Tuchel – allenatore del Bayern – ha detto che «C’è qualcosa che non va in Mathys: segna ogni volta che va in campo. È evidente che meriti di essere un titolare, non c’è dubbio. Ma riuscire a fare la differenza entrando dalla panchina è comunque una dote fondamentale. E diventare titolare, per lui, è solo una questione di tempo». Ecco, questo è il punto: quando gioca Tel, in qualsiasi contesto, la sensazione è quella di un talento inevitabilmente destinato a esplodere. A prendersi tutto. Forse anche per questo l’annuncio dell’arrivo di Harry Kane ha destabilizzato un po’ di persone, in Germania: non che fosse una notizia segreta, si sapeva che il Bayern stava trattando Kane e avrebbe fatto di tutto per prenderlo, però ci si aspettava che Tel potesse diventare titolare. O comunque co-titolare, visto che in rosa c’è Choupo-Moting.
E invece Tel ha insistito per rimanere, nonostante la presenza ingombrante di Kane e l’interesse di diversi altri club – Le Parisien scrive del Tottenham e di altre società di Bundes. Evidentemente il giovanissimo attaccante francese deve aver ricevuto delle rassicurazioni sul suo minutaggio, sul fatto che sarebbe rientrato nelle rotazioni di Tuchel, anche perché può interpretare il ruolo di esterno offensivo, non solo quello di punta centrale. Da questo punto di vista, in fondo, il Bayern è una squadra che garantisce lo spazio e anche il supporto giusto, se i giovani sono di qualità – basti pensare al lancio in grande stile di Musiala. E allora anche la scelta di acquistare Kane, trent’anni compiuti a fine luglio, assume tutta un’altra dimensione: è un all-in costoso – per il suo cartellino sono stati investiti 100 milioni – per le prossime due o tre stagioni, ma intanto in Baviera stanno svezzando un potenziale fenomeno. Anzi, un calciatore che è in grado di fare la differenza già oggi, e che in futuro potrebbe diventare davvero uno dei migliori attaccanti al mondo.