Gli allenatori del Napoli degli ultimi vent’anni, per media punti

Mazzarri ha l'occasione per aggiustare i suoi numeri con il club azzurro.
di Redazione Undici 15 Novembre 2023 alle 12:09

Il ritorno di Walter Mazzarri a Napoli rappresenta una novità assoluta nella storia del club azzurro, almeno per quanto riguarda l’era legata alla proprietà di De Laurentiis: mai prima d’ora, infatti, ADL aveva “ripreso” un tecnico che aveva già guidato la squadra in precedenza. In realtà è anche una questione di opportunità: quello di Garcia è solo il quarto esonero a campionato in corso deciso da De Laurentiis nelle sue venti stagioni da presidente; prima del tecnico francese era toccato solo a Ventura (2004/05), Donadoni (2009/10, sostituito proprio da Mazzarri) e ad Ancelotti (2019/20). Tutti gli altri tecnici che si sono alternati sulla panchina del Napoli, vale a dire Reja, Benítez, Sarri, Gattuso e Spalletti, hanno lasciato il club solo a stagione finita.

Il ritorno di Mazzarri gli permetterà anche di migliorare il suo score come allenatore del Napoli. A suo tempo, ovvero tra il 2009 e il 2013, aveva messo insieme 89 vittorie, 50 pareggi e 43 sconfitte in 182 gare di tutte le competizioni. Facendo un rapido calcolo, la sua media punti per match era di 1,74. È la sesta più alta tra tutti gli allenatori dell’era De Laurentiis: a rilevarlo è Transfermarkt, in questa grafica. Prima di Mazzarri, ci sono tutti i tecnici che sono venuti dopo di lui: al primo posto troviamo Maurizio Sarri (2015-2018), con una media di 2,16 punti in 148 partite; a seguire ci sono Spalletti (2,10 in 96 gare), Gattuso (1,89 in 81 gare), Benítez (1,87 in 112 gare), Ancelotti (1,82 in 73 gare) e anche Rudi Garcia (1,75 in 16 gare) – ovviamente il tecnico francese si “avvale” di un campione di partite molto più basso. Dietro Mazzarri ci sono solo Donadoni, Reja e Ventura, come potete leggere sotto:

Una lettura superficiale di questi dati suggerirebbe che Mazzarri sia il peggior tecnico scelto/avuto da De Laurentiis da quando il Napoli è tornato a essere una squadra importante di Serie A. La realtà, ovviamente, è più complessa. Anzi, in questo caso è esattamente contraria: proprio Mazzarri, a cavallo tra il 2009 e il 2011, ha riportato il Napoli nelle coppe europee – la prima qualificazione del 2008 arrivò solo tramite Intertoto – e poi in Champions League; nel 2012 sarebbe arrivato anche il primo trofeo dai tempi di Maradona, vale a dire la Coppa Italia. Insomma, Mazzarri ha preso il Napoli a metà classifica e l’ha trascinato – di peso – nell’élite del calcio italiano, ed è per questo che la sua media punti non può essere vicina a quella di Sarri o di Spalletti, che hanno guidato delle rose decisamente più forti, più ricche, più consapevoli delle proprie possibilità. Ora, però, è arrivata un’occasione per rimettere a posto un po’ di numeri e un po’ di cose.

>

Leggi anche

Calcio
Per l’Irlanda, Troy Parrott è diventato un vero e proprio eroe nazionale
Una tripletta da epica del calcio, per un Paese che non partecipa a un Mondiale da un quarto di secolo. E oggi perfino l'aeroporto di Dublino ha cambiato nome in onore dell'attaccante.
di Francesco Gottardi
Calcio
Luis Campos, il direttore sportivo del PSG, sta pubblicando i suoi appunti su Twitter
L’uomo che ha architettato il trionfo in Champions League del club francese ha deciso di svelare i segreti più intimi del suo mestiere.
di Redazione Undici
Calcio
L’Italia di Gattuso non ha pregi evidenti, e ora più che mai ha bisogno di un’identità
La sconfitta contro la Norvegia ha evidenziato gli enormi problemi della Nazionale azzurra, problemi che il nuovo ct non ha ancora risolto.
di Alfonso Fasano
Calcio
Ahanor non può ancora essere convocato nella Nazionale italiana, e all’estero non si spiegano come sia possibile
Una situazione paradossale, che accomuna il difensore dall'Atalanta a campionesse come Myriam Sylla. E che in Francia desta più scandalo che in Italia.
di Redazione Undici