A qualche settimana dall’inizio della finestra mercato di gennaio, diversi giornali prestigiosi e quindi autorevoli – qui per esempio c’è un articolo del Telegraph – erano certi che l’esodo verso l’Arabia Saudita avrebbe avuto un seguito. A suon di milioni, ovviamente. I nomi che si facevano erano quelli di Sancho, Richarlison, Casemiro, quindi di giocatori importanti ma finiti un po’ ai margini nelle loro squadre; ma qualcuno ha raccontato anche di offerte per Politano, per Almirón, addirittura per Soulé, In pratica l’idea era che l’inverno 2024 potesse essere un remake dell’estate 2023, che ha visto sbarcare in Arabia giocatori come Neymar, Mané e Henderson, ma anche come Gabri Veiga. In fondo i presupposti, soprattutto quelli economici, c’erano tutti.
Ora che la Saudi Pro League ha chiuso ufficialmente la sessione di mercato, si può dire tranquillamente che le cose sono andate in maniera completamente diversa. A raccontarlo sono le tabelle degli arrivi e delle partenze, e per chi vuole qui c’è quella di Transfermarkt: l’unico affare che ha senso riportare – per la quantità di denaro investita e per la riconoscibilità del calciatore coinvolto – è quello che ha portato Renan Lodi all’Al-Hilal, la squadra di Neymar, in cambio di 23 milioni di euro. L’ex terzino di Olympique Marsiglia e Atlético Madrid, 26 anni da compiere ad aprile, aveva lasciato la Spagna ad agosto 2022 – per trasferirsi in prestito al Nottingham Forest – e poi aveva accettato l’offerta dell’OM, a cui era passato a titolo definitivo. Tutto questo per dire che si tratta di un calciatore ormai svuotato d’appeal, un elemento lontanissimo da quelli che in estate si sono trasferiti in Arabia Saudita. E invece, come detto, è l’unico colpo vero fatto a gennaio dai club partecipanti alla Saudi Pro League.
A guardare bene la mappa degli affari, l’unico altro giocatore conosciuto in Europa che ha accettato di trasferirsi in Arabia Saudita, all’Al-Shabab, è il 35enne Ivan Rakitic, scottato dalla pessima stagione vissuta dal suo Siviglia. Per il resto, gli affari fatti dai club della Saudi Pro League riguardano soprattutto il mercato interno, quindi si tratta di spostamenti privi di risonanza per noi europei. Anzi, dal nostro punto di vista la storia più significativa è stata quella di Jordan Henderson, che a soli sei mesi dall’arrivo all’Al-Ettifaq ha di fatto avviato il contro-esodo verso il Vecchio Continente. Sembrava che anche altri giocatori – Benzema, Gabri Veiga, Rubén Neves – avessero cambiato idea e volessero tornare a giocare in Europa, ma anche queste indiscrezioni sono state smentite dai fatti. Insomma, è ufficiale: una finestra dei trasferimenti che si prospettava scoppiettante, o quantomeno ricca, si è rivelata moscia. È chiaro che la Saudi Pro League vivrà il suo primo – e vero – stress test soltanto la prossima estate, così com’è chiaro che un calciomercato stagnante in tutto il mondo, persino in Premier League, ha avuto un certo peso sull’immobilismo dei club sauditi. Ma la notizia resta, ed è anche significativa.