Pur di risolvere i suoi problemi, il Chelsea vuole addirittura esonerare il presidente

Todd Boehly lascerà l'incarico nel 2027, e il suo mandato non verrà rinnovato.
di Redazione Undici

Dodicesimo posto in Premier nella stagione 22/23, undicesimo posto quest’anno; sconfitta in finale di Coppa di Lega; la qualificazione alle coppe europee che sembrano un’ipotesi da fantascienza, a meno di vincere la FA Cup. Si può dire: l’ultimo anno e mezzo del Chelsea ha assunto dei contorni da film dell’orrore, o forse comico.  E non sono bastati gli oltre 2,5 miliardi di euro mossi – in maniera discutibile visti i risultati del campo – tra entrate e uscite negli ultimi cinque anni di calciomercato, né sono serviti i troppo frequenti cambi di allenatore: prima Lampard, poi Tuchel, poi Potter, di nuovo Lampard e infine Mauricio Pochettino non sono riusciti a rimettere a posto la confusione fatta dalla società, in società.

E così a Stamford Bridge stanno pensando a una mossa innovativa, mai vista prima: un altro esonero, però stavolta quello del presidente, l’americano Todd Boehly. Secondo quanto riportato dal Times e da molte altre testate, il mandato di Boehly dovrebbe scadere nel 2027. E non verrà rinnovato. Proprio come se fosse un allenatore. Tecnicamente, il presidente del Chelsea può essere “esonerato” – cioè sollevato dall’incarico – perché è soltanto un socio di minoranza del club, dal momento che gestisce il 38,5% delle quote insieme ai suoi soci Hansjorg Wyss e Mark Walter; la maggioranza è in mano al fondo di investimento Clearlake Capital, gestito da Behdad Eghbali e Jose Feliciano, che ha lasciato a lui la gestione sportiva.

A causa dei risultat poco soddisfacenti – e, va detto, anche degli oltre 100 milioni di euro di passivo pre-tasse fatti registrare nella stagione 2022/23 – Clearlake Capital avrebbe deciso di cambiare il massimo dirigente del Chelsea. O meglio: di porre il veto a una ricandidatura di Boehly almeno fino al 2032 – i mandati, di solito, sono quinquennali. Le notizie in arrivo dall’Inghilterra dicono che uno tra Eghbali e Feliciano, i due principali investitori del club, prenderà quasi certamente il suo posto. Boehly resterà comunque nello sport, visto che è il co-proprietario di un’altra grande squadra: i Los Angeles Dodgers, franchigia della MLB. Magari, chissà, il suo problema è solo il calcio.

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