Xavi potrebbe rimanere al Barcellona perché il Barcellona non può permettersi di esonerarlo

In effetti, non sono tante le squadre che possono permettersi di spendere 20 milioni di euro per esonerare un allenatore.
di Redazione Undici 17 Maggio 2024 alle 16:59

Parliamo tanto e giustamente della “professionalizzazione” che ha cambiato il calcio negli ultimi 25 anni. I dirigenti sono diventati manager, le loro competenze si sono ampliate e approfondite per stare al passo con club che si ingrandivano e arricchivano, diventano aziende a tutti gli effetti. Servono i manager, per fare il calcio oggi. I trofei li vincono i dirigenti, lo abbiamo detto. Ma ogni medaglia ha due facce, i trionfi di alcuni stanno ad appena 180 gradi di distanza dai disastri degli altri. Sulla stessa medaglia sulla quale stanno i successi – facciamo esempi facili – di Inter, Real Madrid, Manchester City e Bayer Leverkusen stanno anche i fallimenti di altri. Facciamo un altro esempio facile, facilissimo: il Barcellona. Dopo aver scoperto che l’affare Lewandoski è stato tutt’altro che un affare per i blaugrana (non certo per colpa del giocatore, che ha fatto il suo e anche di più, sempre e comunque), adesso Marca racconta che l’apocalisse gestionale del Barcellona continua con la discussione sulla permanenza o sulla cacciata di Xavi.

Stando a quanto scrive Luis F. Rojo, infatti, il club vorrebbe esonerarlo – oltre che per i pessimi risultati di quest’anno anche per un atteggiamento definito ingrato nei confronti di un club che la scorsa estate si è dato all’ingegneria finanziaria pur di costruire una squadra vincente – ma deve esercitare la massima cautela nella decisione perché l’esonero di Xavi potrebbe essere un altro chiodo nella bara economica del Barcellona. Stando sempre a quanto scritto su Marca, nel contratto fino al 2025 di Xavi c’è una clausola che dice che, in caso di anticipata interruzione del rapporto di lavoro, all’esonerato spetterebbe una buonuscita di 15 milioni di euro. Probabilmente presi dall’ottimismo nei confronti delle magnifiche sorti e progressive, in sede di firma i dirigenti del Barcellona ci hanno buttato dentro anche cinque milioni per lo staff dell’allenatore. Perché crepi l’avarizia, «ma sì, fai vedere che abbondiamo! Abbondandis in abbondandum!».

La situazione, ovviamente, sta influendo sulla strategia del Barcellona e sulla scelta del prossimo allenatore (se un prossimo allenatore ci sarà). La prima scelta pare sia Hansi Flick, che però costa moltissimo visti i suoi trascorsi al Bayern Monaco. E quindi, se la sostituzione in panchina avverrà sarà un’operazione a basso costo, al costo più basso possibile. Ed ecco quindi che il favorito per la successione è improvvisamente diventato Rafa Márquez, l’allenatore della Squadra B, pupillo di Joan Laporta. Anche perché il contratto di Márquez è già firmato, e penali da venti milioni di euro non ce ne sono. Almeno, ce lo auguriamo per il Barcellona. Anche se non si sa mai e Laporta farebbe meglio a controllare bene, di persona.

>

Leggi anche

Calcio
Se amate i tiri e i gol da fuori area, l’Aston Villa dovrebbe essere la vostra squadra del cuore
Questione di ottimi tiratori, e delle intuizioni di Emery: in Premier non c'è altra formazione che capitalizza così tanto creando così poco.
di Redazione Undici
Calcio
L’IFAB sta valutando seriamente di estendere i casi di utilizzo del VAR, per esempio sull’assegnazione e la battuta dei calci d’angolo
E i nuovi casi di applicazione della tecnologia potrebbero vedersi già ai Mondiali 2026.
di Redazione Undici
Calcio
Da quando è tornato in Francia, Florian Thauvin è diventato il simbolo del Lens, si è ripreso la Nazionale e adesso anche un incredibile primo posto in Ligue 1
Più della doppietta del sorpasso in vetta sul PSG, pesa il suo modo di interpretare il calcio e lo spogliatoio. Da vero campione ritrovato.
di Redazione Undici
Calcio
Paul Pogba è tornato in campo dopo due anni, e lo ha fatto a modo suo, con stile
Cambi di gioco millimetrici, tocchi di tacco e passaggi no-look. Con la sua corsa leggera e lo sguardo sempre alto, l'ex centrocampista della Juve e della Francia ha esordito con il Monaco. E sembra volersi riprendere tutto.
di Redazione Undici