In un’epoca in cui tutto torna, in cui spesso sono gli anniversari a dettare l’agenda setting, in questi giorni cadono i primi dieci anni dal Mondiale di calcio di Brasile 2014. Dieci anni dal colpo di testa di Robin van Persie contro la Spagna, dieci anni (oggi, tra l’altro: in bocca al lupo) da Italia-Uruguay 0-1, dieci anni anche dall’estate in cui ci siamo innamorati di un calciatore colombiano che vinse la Scarpa d’oro di quel torneo con sei gol, ma che poi non avrebbe mantenuto le promesse che si erano create intorno a lui. Naturalmente stiamo parlando di James Rodríguez, acquistato poche settimane dopo dal Real Madrid per 80 milioni di euro, oggi tornato proprio in Brasile, al San Paolo, dopo le tutt’altro che nobili esperienze in Qatar, all’Al-Rayyan, e in Grecia, all’Olympiacos.
Non che tra l’altro al San Paolo le cose stiano andando bene: nell’ultimo anno, tra infortuni vari, ha totalizzato solamente otto presenze (con un gol e un assist), per un totale di appena 271 minuti di gioco stagionali. Eppure James Rodríguez è stato convocato dalla sua Nazionale per la Coppa America in cui la Colombia debutterà oggi alla mezzanotte italiana contro il Paraguay, e non solo: è anche il capitano, il numero 10 e soprattutto il trequartista titolare nel 4-2-3-1 del ct argentino Néstor Lorenzo.
Dieci anni fa la Colombia era una delle squadre più hipster del calcio mondiale, con gli “italiani” Cuadrado, Yepes e Guarín e l’attaccante Jackson Martínez, a lungo inseguito dal Milan. I Cafeteros superarono a punteggio pieno il girone contro Grecia, Costa d’Avorio e Giappone e, dopo aver sconfitto anche l’Uruguay agli ottavi di finale, si inchinarono al Brasile padrone di casa ai quarti. James Rodríguez segnò gol bellissimi e indimenticabili come il cucchiaio contro il Giappone e il sinistro al volo da fuori area contro l’Uruguay. Anche se ha solo 32 anni (è nato nel 1991), nel frattempo si è perso ed era rimasto fuori dai convocati per la Coppa America 2021, ma ora è tornato e nelle ultime tre partite della Colombia è stato schierato dal primo minuto con la fascia di capitano al braccio. Lo scorso 15 giugno, nell’amichevole vinta per 3-0 contro la Bolivia, ha festeggiato anche le prime 100 presenze con la sua Nazionale.