Il Chelsea sta facendo un mercato assurdo, si sa, ma almeno riesce a vendere bene i suoi giovani

Gallagher, appena passato all'Atlético Madrid, è solo l'ultimo di una lunga lista di affari in uscita. E presto ce ne saranno altri.

Da settimane, esattamente com’è avvenuto negli ultimi anni, giornali e testate online di tutto il mondo stanno raccontando in modo attonito e ironico il calciomercato del Chelsea. Inevitabile, vista l’enorme quantità di acquisti fatti e di soldi spesi nelle varie sessioni di trasferimenti. In questo senso, basta riportare qualche dato sommario per capire di cosa stiamo parlando: se guardiamo solo al periodo 2023 –> 2024, vale a dire all’ultimo anno solare, i Blues hanno investito 700 milioni di euro per 20 operazioni onerose; e così, al momento, il manager Enzo Maresca si ritrova – fonte Transfermarkt – con poco meno di 40 calciatori in rosa. Sì, molti sono in attesa di essere ceduti, basti pensare a Lukaku e a Sterling, entrambi dichiaratamente fuori dal progetto, ma resta comunque un numero spropositato. E il vero problema è che questa situazione non è una novità, da quando la proprietà del Chelsea è stata rilevata da una cordata americana guidata da Todd Boehly.

Bene, al di là dei meme facili e di tutte le considerazioni più serie su questa politica di mercato, che non è assurdo definire assurda, c’è però un aspetto virtuoso che non può essere ignorato. Anzi, che va sottolineato. Stiamo parlando della capacità, da parte del Chelsea, di vendere alcuni calciatori. In particolare, quelli che sono cresciuti nell’Academy di Cobham, sede del settore giovanile del club londinese. Anche prima dell’addio di Abramovich, i Blues avevano avviato un programma di sviluppo e valorizzazione dei tanti talenti allevati nel vivaio. E ora la nuova proprietà ne sta raccogliendo i frutti. Sono i dati a dirlo: come sottolinea anche il Guardian in questo articolo, il Chelsea ha incassato oltre 240 milioni di euro per la cessione di un bel po’ di ragazzi cresciuti nell’Academy.

L’ultimo addio in ordine di tempo è stato quello di Conor Gallagher, passato all’Atlético Madrid per 40 milioni di euro. L’operazione più vantaggiosa ha riguardato Mason Mount, comprato dal Manchester United per 65 milioni di euro dopo 18 anni di militanza nel Chelsea. Anche quelli relativi a Loftus-Cheek (preso dal Milan per 18 milioni), Ian Maatsen (all’Aston Villa per 45 milioni) e Lews Hall (33 milioni di euro incassati dal Newcastle) sono stati degli affari piuttosto importanti. La lista si completa con Billy Gilmour, Omari Hutchinson e Micheal Golding, ma potrebbe allungarsi ancora: stando alle notizie/indiscrezioni degli ultimi giorni, Armando Broja sarebbe a un passo dall’Ipswich Town. E anche Trevor Chalobah è stato escluso dal progetto-Maresca, in attesa di essere ceduto. Certo, i loro addii non riusciranno a compensare i tantissimi e costosissimi acquisti completati negli ultimi anni, ma almeno rappresentano un po’ di ossigeno per le casse del club. Non è poco, considerando che stiamo parlando del Chelsea.