Il presidente del Rayo ha detto che «James Rodríguez al Rayo è come Maradona al Napoli»

«Era da allora che non succedeva una cosa del genere».

La splendida Copa América giocata con la Colombia – o meglio: da leader assoluto della Colombia – ha riacceso il fuoco del calciomercato intorno a James Rodríguez, un meraviglioso talento che però non è riuscito a mantenere le (enormi) aspettative che aveva suscitato a inizio carriera. Nonostante i 33 anni compiuti e le ultime esperienze negative con Olympiacos e São Paulo, alla fine James è davvero tornato in Europa. Per la precisione al Rayo Vallecano, club di un sobborgo di Madrid reduce da tre salvezze consecutive in Liga. L’ex numero 10 del Real Madrid si è unito al suo nuovo club a parametro zero, a quattro anni esatti dalla fine della sua ultima esperienza in Spagna.

Martín Presa, presidente del Rayo Vallecano, ha salutato il suo nuovo colpo di mercato con una dichiarazione piuttosto impegnativa: «Siamo una squadra umile ma ambiziosa, come il Napoli quando ha preso Maradona. Da allora non è stato fatto niente del genere, almeno fino a oggi. Siamo riusciti a portare l’MVP della Copa América al Rayo, non è stato facile ma ce l’abbiamo fatta». Forse è un caso o forse no, ma il passaggio di Maradona al Napoli avvenne esattamente quarant’anni fa, nell’estate del 1984: il club azzurro, guidato da Corrado Ferlaino, riuscì a completare l’operazione al termine di una lunghissima – e controversa – trattativa con il Barcellona.

Presa ha raccontato che l’approccio iniziale è avvenuto grazie all’intercessione di Radamel Falcao, che ha giocato nel Rayo dal 2021 al 2024 e poi è tornato in patria: «Un mese fa mi sono messo in contatto con James, parlando direttamente con lui, grazie a un amico che abbiamo in comune: Radamel Falcao. Abbiamo discusso di un suo eventuale passaggio al Rayo, e alla fine siamo riusciti a convincerlo». Il nuovo acquisto del Rayo, però, non è ancora pronto per l’esordio: il presidente Presa ha confermato che al momento James è in vacanza. E che «si tratta di un giocatore che dovrà essere gestito, come un pilota di Formula Uno: non possiamo compromettere la sua salute per schierarlo subito in una partita, vogliamo che sia una risorsa per l’intera stagione». Vedremo come andrà, intanto le premesse e le promesse di Porta sono piuttosto ambiziose.