Mason Greenwood riparte dalla Giamaica

Al Marsiglia sta vivendo una grande stagione, ma l'Inghilterra continua a non contemplare la sua convocazione. I caraibici lo accoglierebbero invece da protagonista: missione Mondiali per due.
di Redazione Undici 07 Marzo 2025 alle 16:20

Mollo tutto e vado ai Caraibi. Mason Greenwood lo fa per davvero: certamente non in ottica club – certamente non adesso, che sta ritrovando i suoi colpi migliori al Marsiglia – ma la Nazionale è un’altra storia. La sua? L’Inghilterra, fino a questo momento. Ha preso parte a tutta la trafila delle giovanili, fino al debutto in prima squadra in amichevole nel 2020 (a oggi la sua unica presenza). Non avendo mai debuttato in gare ufficiali, e mai in assoluto prima dei 21 anni, ha però la possibilità di scendere in campo per un altro paese. E oggi il classe 2001 ha scelto la Giamaica, terra d’origine della sua famiglia. Pratiche burocratiche ben avviate, la richiesta è stata inoltrata alla Federcalcio inglese. Presto Greenwood sarà a disposizione di Steve McClaren (l’allenatore britannico è pure reduce da un’esperienza al Manchester United, da vice di ten Hag). Obiettivo: riportare i Reggae Boyz ai Mondiali per la prima volta sin dai tempi della loro unica partecipazione (Francia ’98). E riprendersi il calcio, nel suo palcoscenico più prestigioso.

Situazione complessa, quella di Greenwood. A stravolgere la sua promettente carriera furono le pesanti accuse di stupro piombate nel 2022 dalla sua fidanzata. Seguirono arresto, perdita di tutti gli sponsor – Nike e EA Sports ne stavano facendo un simbolo per le nuove generazioni – sospensione immediata da parte dei Red Devils. Un anno dopo però vennero ritirate tutte le accuse, Mason è tornato a vivere con la sua compagna e la coppia ha avuto due figli. Non sarebbe corretto parlare di errore giudiziario, visto che alla fine Greenwood non è stato giudicato (e dunque nemmeno assolto). La gogna mediatica e sportiva è stata però pesante, con l’attaccante mai reintegrato nello United e una lunga diatriba anche attorno al suo ultimo trasferimento al Marsiglia.

E se oggi in casa OM sta riconquistando la fiducia di tutti a suon di reti – 16 in 26 presenze – lo stesso non si può dire del paese natio. Greenwood deve aver percepito che, a prescindere dalle prestazioni, la sua Nazionale non l’avrebbe più considerato un nome spendibile. Da qui la presa d’atto, con tanto di ripartenza giamaicana. “È talmente focalizzato sul gol – dice di lui Roberto De Zerbi, suo allenatore in Francia – da trascurare altri fondamentali come i calci d’angolo. Questo mi dà fastidio: è un ragazzo diverso dagli altri, sta facendo molto bene, con grande umiltà, ma lo vorrei ancora più completo. Più uomo-squadra, disposto al sacrificio e al lavoro senza palla”. Tutte qualità che Greenwood, da futuro leader tecnico della modesta Giamaica, non potrà sottovalutare. Ma messo nelle condizioni giuste, potrebbe rivelarsi un crac. E il percorso sulla via di Usa 2026 lascia più di qualche speranza (finora i gialloneri sono a punteggio pieno nella seconda fase di qualificazione).

Dalle parti di Kingston, il ricordo collettivo è intrappolato da quasi trent’anni nella leggendaria doppietta di Theodore Whitmore contro il Giappone: ad oggi è l’unica vittoria dell’isola nella storia dei Mondiali. È giunta l’ora di aggiornare lo score, per squadra e giocatore.

Leggi anche

A Marsiglia c’è un grande dibattito intorno all’acquisto di Mason Greenwood

>

Leggi anche

Calcio
Marcus Thuram e l’Inter hanno trovato il modo migliore per rispondere a tutte le critiche
Il successo in casa dell'Ajax, suggellato dalla doppietta del centravanti francese, scaccia via un po' di inquietudini intorno alla squadra nerazzurra.
di Redazione Undici
Calcio
Anche se sembra incredibile, il Barcellona ha annunciato che giocherà un’altra partita di campionato allo stadio Johan Cruijff, che può ospitare solo 6mila spettatori
Una soluzione d'emergenza, visti gli ennesimi ritardi per la ristrutturazione del Camp Nou. E così ai blaugrana toccherà continuare a giocare in un impianto mignon.
di Redazione Undici
Calcio
La partita tra Juventus e Borussia Dortmund ha detto che Dusan Vlahovic sta tornando a essere un grandissimo attaccante
Dopo i gol contro Parma e Genoa, il centravanti serbo ha avuto un impatto devastante anche nell'esordio in Champions League.
di Redazione Undici
Calcio
Robert Lewandowski ha detto che «i giocatori e i ragazzi di oggi non vogliono essere sgridati: vogliono che gli si parli»
Intervistato dal Times, l'attaccante polacco ha lanciato un vero e proprio messaggio generazionale.
di Redazione Undici