Kauã Santos è il nuovo portiere brasiliano che dovreste assolutamente conoscere

L'Eintracht Francoforte, anche a causa dell'infortunio di Trapp, ha lanciato l'ex Flamengo. Che ha risposto con prestazioni eccezionali, manifestando una grande personalità.
di Redazione Undici 13 Aprile 2025 alle 09:09

Se lanciate una ricerca con la query “Kauã Santos” su YouTube oppure su X, trovate tutta una serie di montaggi e reel in cui il portiere dell’Eintracht Francoforte dà l’impressione di essere praticamente imbattibile. L’ultima grande prestazione è arrivata su un palcoscenico importante: New White Hart Lane, la casa del Tottenham, dove l’estremo difensore brasiliano ha sfoderato ben cinque interventi decisivi. Ce n’è uno che ha fatto davvero il giro del mondo, a disinnescare un gran tiro a giro di Son Heung-min, ma il punto è che gran parte dei tiri degli Spurs sembrava rimbalzare come un muro. Per dire: solo un colpo di tacco ravvicinato di Pedro Porro – che di solito svolge il mestiere di l’esterno a tutta fascia – è riuscito a batterlo.

A questo punto, inevitabilmente, è giusto chiedersi: ma da dove sbuca questo Kauã Santos? Intanto bisogna partire da una statistica davvero particolare: prima di lui, un solo portiere brasiliano – Heurelho Gomes, passato dall’Hoffenhiem nel 2013 – ha giocato in Bundesliga. E poi è giusto citare l’assenza di Kevin Trapp, il portiere titolare dell’Eintracht, bloccato a metà marzo da un infortunio allo stinco: per la prima volta dall’estate 2023, quando è arrivato dal Flamengo, Kauã Santos ha avuto uno spazio reale in prima squadra. E ci ha messo pochissimo a dimostrare di essere all’altezza di una squadra della borghesia europea: clean sheet nella primissima partita da titolare contro il Gladbach, poi un bel po’ di interventi belli ed efficaci e un contributo importante alla costruzione dal basso. Proprio come il suo idolo assoluto, Ederson: «Il portiere del Manchester City mi è sempre piaciuto», ha confessato Kauã Santos al sito ufficiale della Bundesliga. «Anch’io gioco con i piedi e cerco di sfruttare la mia velocità. I ​​portieri alti di solito sono lenti, ma nel mio caso è diverso».

La caratteristica principale di Kauã Santos è proprio la calma nei momenti ad alta pressione. Forse è frutto di quanto è avvenuto nel suo passato, del fatto che abbia scelto tardi tra il ruolo di portiere e quello di attaccante. Inoltre, come molti giocatori brasiliani, il portiere dell’Eintracht ha iniziato il suo percorso dal futsal: un passaggio che in qualche modo dovrebbe aver contribuito a sviluppare una grande sicurezza nei propri mezzi, visto che i portieri di calcio a cinque sono molto più coinvolti nella manovra d’attacco, rispetto a quelli tradizionali. In questo senso Markus Krösche, direttore sportivo dell’Eintracht, non ha potuto fare a meno di notare che «emana un’aura di calma e di autorità. Il suo è un atteggiamento tipico dei brasiliani». Anche l’allenatore Toppmöller l’ha definito «coraggioso».

Per molti giornali tedeschi, Kevin Trapp – che a luglio taglierà il traguardo dei 35 anni – non solo può recuperare con tutta serenità dal suo infortunio, ma presto potrebbe anche essere destituito dal suo ruolo di titolare. L’esplosione di Kauã Santos è una questione di età, di talento percepito, quindi di valorizzazione di un asset che si sta rivelando pregiato – del resto questa è la politica societaria dell’Eintracht. E poi c’è anche tutto questo discorso sulla sicurezza, sulla consapevolezza di sé, su ciò che trasmette ai suoi compagni e allo staff tecnico della sua squadra. Infine, ma non in ultimo, c’è da considerare un altro aspetto: l’idolo di Kauã Santos, Ederson, compirà 32 anni ad agosto; Alisson Becker, invece, arriverà a 33 nel prossimo autunno. Magari anche il Brasile era alla ricerca di un potenziale erede di una grande generazione di portieri. Forse, come dire, adesso c’è un candidato autorevole.

>

Leggi anche

Calcio
Uno dei candidati alla presidenza del Barcellona, Marc Ciria, ha detto che farà di tutto per far tornare Lionel Messi
Il ritorno della "Pulce" in Catalogna fino a poco tempo fa sembrava una suggestione, ma ora a Barcellona ci credono davvero.
di Redazione Undici
Calcio
Il calcio italiano continua a produrre difensori molto forti, e che ora in campo sanno fare qualsiasi cosa
Bastoni e Buongiorno, Calafiori e Scalvini, Udogie e Leoni: c'è una nuova generazione di centrali e terzini che non sono bravi solo a marcare, ma anche a impostare il gioco, a rifinire e a finalizzare la manovra offensiva.
di Francesco Gottardi
Calcio
All’Aston Villa, Emery ha fatto ciò che non gli era riuscito all’Arsenal: avere il pieno controllo su tutto ciò che riguarda il club
L'allenatore spagnolo controlla tutto, dalle stanze dei giocatori al menu dei pasti del centro sportivo.
di Redazione Undici
Calcio
Il Real Madrid continua a cedere giocatori mantenendo il controllo sul 50% del loro cartellino, e così sta guadagnando moltissimi soldi (sia reali che virtuali)
Da Nico Paz a Gila gli esempi sono molteplici: nessuno taglia mai il filo con la Casa Blanca.
di Redazione Undici