Gyokeres segna così tanto che potrebbe riportare la Scarpa d’Oro in Portogallo dopo 25 anni

Mario Jardel, anche lui allo Sporting nel 2002, è stato l'ultimo attaccante a vincere il trofeo militando in un club di Primeira Liga, fuori dai cinque campionati top in Europa
di Redazione Undici 24 Aprile 2025 alle 13:13

L’esultanza trademark di Victor Gyokeres, le mani sul volto a simulare una maschera, è diventata un cult sulle tribune verdi dello stadio José Alvalade di Lisbona. In questa stagione, infatti, chi ha fatto l’abbonamento allo Sporting l’ha vista almeno 26 volte. A cui vanno aggiunti altri 22 gol segnati in trasferta, per un totale spaventoso di 48 reti in 47 partite giocate. Insomma, quelli dell’attaccante svedese sono numeri da “cannibale”, proprio a voler richiamare la famosissima immagine de Il Silenzio degli Innocenti e di Hannibsl, i film in cui Anthony Hopkins interpreta il dottor Hannibal Lecter.

Nello scorso mercato estivo lo Sporting era riuscito a trattenerlo nonostante importanti offerte dalla Premier League. Quest’anno sarà più complicato, per non dire impossibile. Anche perché Gyokeres potrebbe compiere un’impresa statistica non da poco: riportare la Scarpa d’Oro, il trofeo assegnato al miglior marcatore stagionale, in Portogallo. Un attaccante che milita in Primeira Liga non vince il trofeo – che, per chi non lo sapesse, viene assegnato al giocatore che segna di più in tutti i campionati europei – dal 2002, quando ad aggiudicarsela fu Mario Jardel – anche lui allo Sporting, guarda un po’. Per l’attaccante brasiliano, quel premio fu il punto più alto di una carriera destinata al declino in tempi rapidissimi: due anni dopo, infatti, finì addirittura in Serie A, all’Ancona, dove visse una delle peggiori comparsate nella storia del nostro calcio.

Per Gyokeres, naturalmente, il discorso è decisamente diverso. Intanto perché è più giovane (ha 26 anni) e poi perché dal 2022 sta spadroneggiando nella capitale portoghese, dopo aver raccolto 43 gol in 116 match con il Coventry City in Championship. Inoltre stiamo parlando di un centravanti a tutto tondo: tecnico, intelligente, capace di leggere la giocata e lo spazio in cui buttarsi. I suoi 12 assist complessivi non sono frutto del caso, ma di un menu offensivo vastissimo e di qualità. Lo svedese ha subito neanche lo shock del cambio d’allenatore. Amorim, passato al Manchester United a novembre, ne aveva fatto il centro del sistema d’attacco, ma anche col suo successore (Rui Borges) ha continuato a segnare a ripetizione. Merito anche della tecnica raffinata dei suoi scudieri Trincão e Catamo, nuovo gioiello del super settore giovanile biancoverde.

Torniamo alla Scarpa d’Oro: Gyokeres è sulla buona strada, come vedremo tra poco, ma la concorrenza è dura. Anche perché la classifica del trofeo non viene realizzata semplicemente contando i gol, ma moltiplicando il numero di marcature per un coefficiente di difficoltà che varia da campionato a campionato. In Premier League, Liga, Serie A, Bundesliga e Ligue 1, questo coefficiente è pari a 2; in Primeira Liga, scende a quota 1,5. È anche per questo motivo che l’eventuale, possibile vittoria di Gyokeres avrebbe un significato enorme: l’ultima Scarpa d’Oro vinta al di fuori delle cinque leghe top è proprio quella di Jardel, nel 2002.

Nel 2024 il premio è finito nelle mani di Harry Kane, autore di 36 gol in 32 partite di Bundesliga. L’inglese è attualmente quarto con i suoi 23 gol (46 punti) nel campionato tedesco. Alla pari dell’ex Tottenham c’è Retegui, anche lui  a quota 46 punti, preceduto da Lewandowski con 50 punti, risultato di 25 centri. Il polacco, però, dovrà star fuori almeno fino alla prima settimana di maggio per una lesione al muscolo semitendinoso della coscia sinistra subita contro il Celta Vigo. Gyokeres è secondo con 51 punti, e insegue Momo Salah a quota 54. Serviranno ancora diversi gol per colmare questo gap, ma il Liverpool è a un passo dal titolo di Premier League; dopo la certezza matematica del trionfo, il manager Slot potrebbe anche dare spazio a chi ha giocato meno. Lo Sporting e Gyokeres, invece, sono in piena lotta per il titolo: i Leões sono al primi in classifica con 72 punti, gli stessi del Benfica. E c’è un derby da giocare il prossimo 10 maggio.

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