Al St. Pauli, si sa, credono in certi valori e in certi simboli. in cui credono nella forza dei simboli. Sarà che nel quartiere portuale di Amburgo sono quasi tutti figli di marinai, di gente che in mezzo alle tormente della vita ha bisogno di aggrapparsi a dei riferimenti, più o meno forti che siano. Nel caso specifico sono fortissimi: per essere socio del St. Pauli devi essere antifascista, tollerante, inclusivo, di mentalità aperta. Quella che sostiene la squadra amburghese è la curva/tifoseria più colorata di tutta Europa, letteralmente arcobaleno e non solo per metafora. Tifosi e società da anni sono impegnati in progetti sociali che aiutano concretamente le persone di un quartiere che ha fatto del melting pot la sua essenza.
Dopo essersi pubblicamente spesi contro l’ascesa del partito ultranazionalista Afd, adesso i tifosi del St Pauli stanno portando una nuova curiosa iniziativa. A spiegarla è stato lo stesso club sul suo sito ufficiale: «In occasione del Deutscher Diversity Tag, il St. Pauli e la società LichtBlick lanciano un forte messaggio a favore della diversità: durante la pausa estiva, sul tetto della tribuna nord del Millerntor-Stadion sarà realizzato l’impianto solare più grande al mondo. E avrà i colori dell’arcobaleno». Il progetto si inserisce all’interno della giornata nazionale volta a sensibilizzare sul tema della diversità sul lavoro. Ad aiutare il club ci ha pensato appunto LichtBlick, azienda d’energia elettrica che da tempo opera nel settore delle rinnovabili.
Il piano rappresenta una combinazione di impegno sociale e innovazione tecnologica. L’installazione fotovoltaica non solo produrrà energia pulita, ma dimostrerà anche come le nuove tecnologie possano ottenere maggiore visibilità con un approccio particolare, più creativo. I lavori di installazione inizieranno durante l’estate e tutto sarà pronto per l’avvio della prossima stagione. I pannelli solari dell’impianto saranno 1.080, disposti nei colori dell’arcobaleno. Una novità tecnica mondiale resa possibile da un processo di laminazione colorata. L’impianto avrà una superficie di 1.800 metri quadrati e produrrà circa 285.000 kilowattora di energia all’anno, equivalenti al consumo di 80 famiglie e con un risparmio di 135-140 tonnellate di CO₂.
Visualizza questo post su Instagram
«Siamo davvero entusiasti, perché la visibilità è fondamentale in questi tempi in cui si cerca di rendere di nuovo invisibile la comunità queer» ha rilevato Tanja di St. Pauli Pride ai canali ufficiali del club. «I nostri diritti vengono ridotti, aumentano le aggressioni e i Pride vengono attaccati. E il fatto che proprio qui, allo stadio Millerntor, possiamo coniugare questa visibilità con le energie rinnovabili è un messaggio forte su così tanti livelli, che ci rende molto felici».
«In molti paesi e anche in Germania» scrive ancora il club di Amburgo, «le persone queer si trovano sotto pressione e subiscono aggressioni. Non possiamo accettarlo, quindi vogliamo schierarci in modo chiaro e inequivocabile al fianco della comunità queer. Vogliamo vivere la diversità, riconoscere e valorizzare le differenze, ma anche identificare ciò che ci unisce per costruire una società più inclusiva e giusta. Al Millerntor, sotto il tetto del FC St. Pauli, persone di ogni orientamento sessuale o identità di genere devono sentirsi a casa e soprattutto al sicuro». Parole chiare, decise e potenti di gente che sa quanto possa contare anche il più semplice gesto.