Da molti anni, ormai, il Manchester United è la squadra più amata e più seguita in diverse zone del mondo. Una in particolare: l’Asia, soprattutto nel subcontinente che affaccia sul Pacifico. Secondo un sondaggio del 2012, i fan dei Red Devils in quell’area del pianeta erano addirittura 659 milioni. È per questo che, sempre guardando agli ultimi anni, il club di Old Trafford ha organizzato la sua fase post e pre-stagione in base a delle tournée in vari Paesi asiatici. Ed è per questo che, nonostante l’ultimo anno sia stato un vero incubo, Ruben Amorim e i suoi giocatori si sono spostati in Malesia a meno di 24 ore dalla fine della Premier League. In questo momento, i Red Devils sono a Kuala Lumpur, dove affronteranno un test amichevole contro una selezione dell’ASEAN, acronimo di Association of South-East Asian Nations, e poi giocheanno un’altra partita a Hong Kong. L’incasso totale, per questi due match, sarà vicino ai dieci milioni di euro.
Nel raccontare questa trasferta nel Sud-Est Asiatico, però, la BBC ha rilevato che la fama del Manchester United non è più così solida. Neanche in quella zona del mondo. Haresh Deol, fondatore del medium malese TwentyTwo13, ha infatti spiegato che «c’è eccitazione per l’amichevole che si giocherà a Kuala Lumpur, ma non è come gli altri anni. Si sente che lo United sia una squadra molto peggiorata rispetto». Questa frase non è solo una percezione personale: nonostante siano stati già venduti 40mila biglietti, lo stadio che ospiterà il primo match dei Red Devils (il Bukit Jalil, impianto da oltre 84mila posti) presenta ancora ampia disponibilità in tutti i settori. E anche la seconda gara, quella di Hong Kong, al momento non fa registrare il tutto esaurito.
Insomma, i risultati – a dir poco – negativi stanno facendo perdere un bel po’ di tifosi al Manchester United. Lo ha spiegato, sempre alla BBC, anche l’influencer locale Narinpaj Bunyavirapan: «È tutto molto semplice: una generazione di fan si era affezionata alla squadra di Ferguson, una squadra che vinceva in patria e in Europa. Oggi quei tifosi ci sono ancora, ma i loro figli e i loro nipoti hanno guardato in altre direzioni. Al Manchester City, per esempio. Chi vive in Malesia vuole supportare una squadra che vince, non una che perde». C’è poi un altro aspetto di cui tener conto: in questo momento, lo United non ha una proprietà né tantomeno un giocatore che possa affascinare il pubblico asiatico. Ai tempi di Ferguson venne acquistato il sudcoreano Park Ji-sung, ma adesso i suoi connazionali guardano soprattutto al Tottenham di Son Heung-min. Oppure, per fare un altro esempio, in Giappone si sono affezionati al Brighton di Mitoma, così come in Thailandia ci sono molti follower del Leicester grazie al fatto che la famiglia Srivaddhanaprabha, attraverso King Power, possieda il club da diversi anni. Insomma, per dirla brutalmente: se prima i tifosi asiatici avevano diverse ragioni per seguire e sostenere il Manchester United, ora non ce n’è più nessuna.
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