Leo Messi ha cambiato per sempre l’Inter Miami, che adesso non smette più di crescere

Il Mondiale per Club ha evidenziato la bontà del progetto tecnico, ma la vera rivoluzione sta avvenendo fuori dal campo.
di Redazione Undici

Contro il Porto, Lionel Messi ha firmato la sua ennesima magia su punizione: un sinistro morbido all’incrocio che ha regalato tre punti chiave e una storica qualificazione al secondo turno del Mondiale per Club. Grazie a quel gol, gli Aironi – così sono soprannominati i giocatori dell’Inter Miami – hanno infranto un tabù: mai prima d’ora, infatti, una squadra MLS aveva sconfitto un’avversaria europea in una gara ufficiale. Basterebbe anche solo questo, ma ci sono altri numeri che parlano chiaro: da quando è arrivato Messi, nel 2023, l’Inter Miami ha messo in bacheca due trofei (Leagues Cup 2023 e Supporters’ Shield 2024) e ha fatto registrare una crescita vertiginosa anche fuori dal campo. Inoltre, quella di proprietà di David Beckham è già la seconda franchigia più preziosa della MLS e la 17esima al mondo, davanti club storici come Inter e Newcastle. I ricavi annuali sono passati da 55 milioni di dollari nel 2022 a 200 milioni nel 2024 (+263%).

Insomma, parlare dell’Inter Miami come “club in ascesa” è diventato riduttivo. Certo, l’impatto di Messi è stato folgorante – e ne parleremo. Alla base di tutto, però, c’è un progetto solido e lungimirante. Oltre che da David Beckham, il club è sostenuto da un network internazionale di imprenditori: Jorge Más, l’urbanista giapponese Masayoshi Son e Marcelo Claure, magnate boliviano delle telecomunicazioni. Un gruppo capace di fare scelte ambiziose ma sostenibili, rimanendo ancorato alla realtà del mercato. Una delle prime mosse azzeccate è stata quella di creare la squadra a Miami, città che ha registrato un PIL metropolitano di 355 miliardi di dollari nel 2022 ed è al centro di un boom immobiliare da oltre 5 miliardi di investimenti annui. Tech, fintech, sanità e innovazione trainano la crescita della metropoli della Florida: eToro, Revolut, Magic Leap, Rokk3r sono solo alcune delle aziende che l’hanno scelta come sede. Un ecosistema perfetto per attrarre attenzione globale, quindi investitori.

Ed è proprio questo ecosistema che ha attratto anche Leo Messi. A sua volta, il fuoriclasse argentino ha dato un boost enorme all’intero progetto: dal suo arrivo in Florida, tutte le gare casalinghe dell’Inter Miami fanno registrare il tutto esaurito; il valore del club è praticamente raddoppiato, cioè è passato da 585 milioni a 1 miliardo di dollari – secondo le rilevazioni di El Confidencial. Andando oltre la Florida, l’intera MLS ha fatto registrare un aumento del 27% nei ricavi stagionali, con 11,4 milioni di spettatori e 265 milioni di dollari incassati nel matchday. Anche gli sponsor sono stati travolti, in positivo, dall’effetto-Messi: secondo Diário As, sia Apple che Adidas hanno visto salire il valore dei propri titoli.

Tornando al club della Florida, i ricavi del merchandising hanno fatto segnare un incremento del +41%. Merito anche di un’identità forte, sofisticata: divisa rosa, logo minimalista, Beckham sugli spalti e Messi in campo con il 10 sulle spalle. Insomma, parliamo di un club diventato un’icona pop: a ogni match, la zona VIP del Chase Stadium si riempie di celebrità: da LeBron James a Kim Kardashian, da Tom Brady a Pharrell Williams, da DJ Khaled a Camila Cabello. Lo stadio, appunto: all’orizzonte c’è già un nuovo impianto in costruzione e la cui apertura è prevista nel 2026. Si chiamerà Freedom Park Stadium, costerà 800 milioni di euro, avrà 25mila posti, 5mila parcheggi, 50 palchi VIP (platinum, executive e bordo campo), aree commerciali, ristoranti, hotel, spazi sportivi e un parco pubblico di 116 ettari.

Il Mondiale per Club sta accelerando questa crescita. Con la sola partecipazione, il club ha già incassato 21 milioni di euro, l’equivalente di 71 vittorie in MLS. Un dato che sintetizza bene l’ingresso in una nuova fase, che non sarebbe stata possibile senza Messi. Il fuoriclasse argentino ha cambiato il volto di Miami, dove il calcio è diventato un fenomeno culturale, sociale ed economico. In questo senso, l’Inter è più di un club: è un laboratorio di sport-business che sta riscrivendo le regole. Forse non quelle del gioco, ma certamente quelle della MLS, del marketing, dell’estetica. 

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